Penultimo esame del 2016 per la Juventus e per Massimiliano Allegri. Un test, forse il più probante in assoluto in questo momento, che può aprire nuovi scenari - salvo ipotesi di pareggio. Sarà una pausa a +7, a +4 o a +1? Risultato che potrebbe fare, soprattutto psicologicamente, tutta la differenza del mondo. Già, perchè domani sera allo Stadium arriva la seconda in classifica, la Roma, un avversario "molto forte, con giocatori di qualità e ben organizzata", come ha affermato il tecnico dei campioni d'Italia in conferenza stampa.

Bianconeri alla vigilia ancora con dei dubbi di formazione, a partire dalla difesa e dall'impostazione di essa, con Barzagli recuperato ma anche la possibilità di inserire Benatia. Una certezza è rappresentata certamente da Miralem Pjanic, grande ex di giornata, come anche il marocchino: "Dopo cinque anni passati a Roma ha sicuramente qualcosa dentro, sarà sereno sapendo che non è una partita come tutte le altre". Da capire se il bosniaco partirà da mediano o da trequartista dietro una coppia pesante, oppure se Dybala troverà spazio dal primo minuto vicino a Higuain: "Siamo ancora troppo lontani dalla partita, è comunque difficile che giochino tutti e tre. Paulo si è allenato bene, è con Pjaca l'acquisto del mercato di Gennaio". In caso di 4-3-1-2, possibilità anche per Sturaro, fresco di rinnovo e, insieme a Rugani, definito zoccolo duro del futuro, parlando del rinnovo di contratto.

Fonte immagine: Gazzetta
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Sbrigate le questioni tattiche, Allegri analizza i Giallorossi e la partita dal suo punto di vista: "Dovremo fare una partita attenta, intelligente, attenta, di intensità e grande qualità. Troveremo una Roma tosta indipendentemente da chi giocherà, rispetto all'inizio concede poco. Crea meno, ma ha più solidità". La sfida nella sfida con Luciano Spalletti è un altro grande tema della serata di gala dello Stadium, un incrocio tutto toscano: "Luciano ha fatto un ottimo lavoro, cambiando anche la mentalità. Ha anche dei singoli molto bravi. Ha sempre fatto grandi risultati a Roma e ha vinto i campionati, e ogni tanto è bravo a fare l'attore, ho un ottimo rapporto con lui. La Toscana è sempre stata una buona regione per gli allenatori".

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"Per noi è importante vincere", afferma poi Allegri pensando al risultato e ponendo lo sguardo verso il futuro, verso una corsa al tricolore tutt'altro che chiusa. "Non è una partita decide il campionato, ma se vogliamo rimanere in testa a Natale dobbiamo far risultato. Prima di Genova avevamo sette punti di vantaggio e il campionato sembrava chiuso, ora è riaperto... Noi dobbiamo condurre un cammino regolare che ci permetta di essere primi in classifica. Non faccio calcoli".

Senza ombra di dubbio il regalo migliore che il tecnico della Juventus spera di ricevere per Natale è un primo posto in tranquillità, con Supercoppa annessa. Non considera tale il Porto, lanciando un monito importante, più di facciata e per mantenere alta la tensione: "E' una squadra abituata giocare le partite di Champions e stare in campo internazionale, non è un ottavo facile". E chissà che quel regalo non arrivi dal mercato, ma Allegri ironizza: "La letterina l'ho scritta, vediamo cosa mi portano e se sono stato bravo...".