Juve - Atalanta 3-2, le pagelle bianconere: che sincronie in attacco, ma il calo...

Mandzukic e Dybala regalano prestazioni sontuose, idem fanno Pjanic e Marchisio. Ok anche Rincon e Barzagli, meno Neto. Disastro Hernanes.

Juve - Atalanta 3-2, le pagelle bianconere: che sincronie in attacco, ma il calo...
Paulo Dybala esulta dopo il gol che apre le danze. | Fonte immagine: Eurosport
giodusi
Di Giorgio Dusi

Settantacinque minuti di meraviglie, quindici di panico. Fortuna che la prevalenza dei primi permette di portare a casa la qualificazione ai quarti di finale. La Juventus soffre un po' più del dovuto per avere la meglio di un'Atalanta combattiva, ma alla fine battuta per 3-2 grazie alle prodezze dei propri attaccanti, i migliori in campo. Queste le pagelle complete dei bianconeri nell'ottavo di finale di Coppa Italia.

Mandzukic e Dybala. | Fonte immagine: Corriere dello Sport
Mandzukic e Dybala. | Fonte immagine: Corriere dello Sport

Neto, 5.5 - Para, ma non offre l'idea di sicurezza e tranquillità. Sbaglia un paio di rinvii non ammissibili contro una squadra che pressa come l'Atalanta. Insolitamente deludente.

Lichtsteiner, 6 - Globalmente sufficiente. Si procura il rigore del 3-1 con un bel taglio interno e nella gara non commette sbavature, perde però mezzo punto nel finale mancando la diagonale su Latte e permettendo il 3-2 orobico.

Barzagli, 6.5 - Prestazione sontuosa non solo difensivamente, ma anche provvedendo alla prima palla in verticale sui centrocampisti, prendendosi anche dei rischi ma senza mai inciampare. 

Rugani, 6 - Rispetto al compagno di reparto si vede meno, per un difensore sarebbe un bene. Si limita al compitino, anche se sbanda un po' nel finale.

Asamoah, 6 - Un passo indietro rispetto al Bologna, ma qui gli avversari calcano di più il suo lato e qualche volta riscontra un paio di difficoltà. Ottimo in fase di spinta nel primo tempo.

Rincon, 6.5 - Partita di lotta e di buone letture, senza paura. Per essere la prima - difficile - gara dal primo minuto, si comporta piuttosto bene. Sfiora anche un gol e mette lo zampino in diverse azioni importanti.

Rincon in azione. | Fonte immagine: 90min.com
Rincon in azione. | Fonte immagine: 90min.com

Hernanes, 5 - Crollo. Dopo le ultime prestazioni sufficienti, il profeta ci ricasca e gioca una partita anonima, sbagliando troppi palloni in fase di impostazione e rallentando un po' troppo il gioco. Decisioni sbagliate e non solo. Chissà che questa prestazione non abbia convinto Marotta a ritornare sul mercato dei centrocampisti...

Marchisio, 7 - Il suo primo tempo è un saggio di tecnica, talento e capacità tattiche. Parte da interno, ma svaria sul fronte e aiuta anche in regia. Cerca gli scambi nello stretto e geometrizza il gioco. Sontuoso. (46' Sturaro, 6 - Fa il suo, corre e lotta, inserendosi e creando scompiglio, oltre che chiudendo dietro. La solita partita nella media.)

Pjanic, 6.5 - Ha libertà di movimento, come accaduto negli ultimi tempi nel 4-3-1-2, e sa sfruttarla a meraviglia. Innesca gli inserimenti dei compagni e aiuta in impostazione, va esattamente dove si trova meglio. E rende al meglio. (81' Bonucci, s.v.)

Pjanic festeggia il 3-1 con Pjaca. | Fonte immagine: Ansa
Pjanic festeggia il 3-1 con Pjaca. | Fonte immagine: Ansa

Dybala, 7.5 - Disegna calcio a suo piacimento con il sinistro. Si procura un rigore (poi non concesso), segna con un mancino stellare, manda in porta Mandzukic, ci mette pure un altro paio di invenzioni. Ha campo e spazio per trovarsi la posizione migliore ed è semplicemente un piacere per gli occhi. (62' Pjaca, 6 - Sufficienza di incoraggiamento, torna in campo dopo mesi e la condizione non è ottimale. Ci prova, i compagni non lo aiutano particolarmente - eccetto Mandzukic.)

Mandzukic, 7 - Forse un filo sotto la Joya perchè alla lunga si spegne - causa stanchezza - e si mangia un paio di gol, ma anche per lui è assist + gol, oltre a una serie di giocate indovinate per lanciare i compagni. Riserva chi...?

All. Allegri, 6.5 - Mezzo punto in meno per il calo finale, ma la Juve del primo tempo è molto simile a quella nella sua testa: solidità dietro, laissez-faire davanti. Ci vuole solo il tempo per trovarsi tutti insieme e conoscersi in campo: tra un infortunio e un altro, l'undici ideale non ha mai giocato insieme neanche dieci minuti. Poi molla un po' troppo anche lui, perdendo tanto in mediana, dove un altro rinforzo sembra necessario...