In archivio la partita con il Palermo. Esperimenti e sorrisi, quattro reti e un continuo frullare di uomini e modulo. Nota stonata la diatriba Allegri - Bonucci, ricordo sbiadito dopo il chiarimento di sabato. Nessuna distrazione, incombe la Champions. La Juventus si allena, di mattina, per ultimare la preparazione in vista della trasferta in terra portoghese. Avversario alla portata, non però accomodante. Storia europea lunga quella del Porto, campione nell'era Mourinho. Abitudine al contesto, stadio caldo, partita, la prima, non semplice. Allegri non intende sottovalutare l'impegno, massima attenzione quindi alla condizione dei suoi effettivi. 

Dopo la rotazione di A - per certi versi obbligata - ritorno all'antico. 4-2-3-1, con i quattro tenori d'attacco di nuovo insieme. Mandzukic e Cuadrado - il primo fuori per squalifica, il secondo per scelta tecnica - tornano ad occupare le corsie offensive, con Sturaro e Pjaca in panchina. Fondamentale l'impronta fisica del croato in un contesto per forza di cose ad alta intensità. La velocità dell'ex Chelsea può essere invece la chiave per scardinare l'impianto tattico di casa. Dybala si muove alle spalle di Higuain, libero di svariare, togliendo riferimenti alla linea di Nuno Espirito Santo. 

Il primo interrogativo in mediana. Pjanic è a disposizione, lo conferma l'attitudine del bosniaco nelle recenti sedute. Corre, lotta, suda, vuole esserci, dal primo minuto. Difficile, per Allegri, rinunciare al suo talento, alla sua classe "operaia". Pjanic interpreta alla perfezione il ruolo, "scioglie" il gioco senza disdegnare la fase di ripiegamento ed interdizione. Marchisio - in netta crescita, come dimostra la partita con il Palermo - rischia così la panchina, favorito è infatti Khedira, leader occulto di questa Juventus. 

Come di consueto, i dubbi principali riguardano il settore arretrato. Le condizioni di Chiellini e Barzagli sono al vaglio del tecnico. Procedono a braccetto, intensificando ritmo ed impegno. L'impressione è che la condizione sia buona, ma la volontà è di evitare pericolose ricadute in una fase cruciale della stagione. Decide Allegri, domani. Al fianco di Bonucci, scalpita Rugani. Laterali bassi Lichtsteiner ed Alex Sandro, avvicendamento quindi calcolato con Asamoah e Dani Alves, protagonisti nell'ultimo impegno.