Fame di vittoria, voglia di continuare sulla strada giusta. La Juventus affronta il Porto in terra lusitana, per aprire il proprio percorso nella fase ad eliminazione diretta in Champions League. Al Dragão i bianconeri troveranno una squadra determinata, vogliosa di correre ancora, proprio come i bianconeri. Lo sa bene Gianluigi Buffon, che in conferenza stampa parla così dell'avversario: "Siamo consapevoli dell'importanza della gara e del valore dell'avversario: il Porto in questi anni ha sempre centrato i propri obiettivi in Europa, arriva sempre tra ottavi e quarti. Ha tanta esperienza internazionale e gode del nostro massimo rispetto. Sappiamo che non ci regaleranno nulla".

La ricetta per il successo passa proprio dal non sottovalutare l'avversario, spiega il capitano della Juventus, il quale mette l'umiltà al primo posto per conquistare le vittorie: "Non veniamo da un'epopea di vittorie Europee che ci permette di prender sottogamba un ottavo di finale. Veniamo da ottime stagioni nelle quali abbiamo conquistato prestigio e rispetto, ma l'abbiamo fatto con la massima serietà, mettendo da parte la presunzione".

Da parte, Buffon, mette anche le preoccupazioni per i nervosismi, in ultimo il caso che ha riguardato Leonardo Bonucci, che domani sera sarà in tribuna, nonostante abbia viaggiato con la squadra: "Sono episodi che, in squadre con tanta competitività tra i giocatori, sono normali. L'unico modo per stemperare gli animi è solo la vittoria, unita alla grande prestazione del singolo. Se questo delle volte non capita, il senso di responsabilità che ognuno ha, fa accettare non bene determinate scelte. Non penso ci sia nulla di grave o compromesso, sono cose che accadono spesso, soprattutto quando il livello della squadra è alto. Chiunque di noi deve intervenire quando non si lavora bene, ma conosciamo benissimo comportamenti e dinamiche del calcio. Quando si è un giocatore di grande personalità, bisogna anche essere i primi a sacrificarsi per il bene di determinati equilibri e valori. Leo è un ragazzo intelligente e tiene al gruppo, non avrà alcun tipo di difficoltà ad accettare le decisioni, sapendo di dare anche un segnale".

Un livello alto che spinge anche la Juventus tra le papabili candidate alla vittoria finale. Una vittoria che, peraltro, al numero uno manca: "Le partite di Champions in generale sono sempre vissute in modo diverso, credo sia normale, essendo l'esame più difficile, nel quale si vuol fare più bella figura. Aver l'opportunità e l'ambizione di vincere è la cosa più importante. Quest'anno abbiamo allestito una squadra in grado di vincere. Eravamo competitivi già due anni fa. In questi due anni la società ha effettuato acquisti importanti. Vedo i margini di miglioramento e la disponibilità di tutti del lavoro".

Per Buffon quella di domani sarà la presenza numero cento in Champions League - "Quando me l'han detto ci son rimasto male, pensavo di averne giocate di più! Il mio ego ha subito un brutto colpo...", ironizza -, una festa che condividerà contro Iker Casillas: "Incontro un amico e un avversario che stimo tantissimo, che ha avuto la forza di rimettersi in discussione. L'ho visto ultimamente e mi sembra in grande forma".

Di fronte ci sarà anche André Silva, che in conferenza stampa ha dichiarato di voler segnare a Buffon. "È un grande pericolo", afferma il portiere. "Gli auguro di realizzare il suo sogno, ma con il conseguente passaggio del turno nostro. Sarebbe bello far felici più persone possibili...".