Il confronto con il Barcellona si avvicina, nell'ambiente Juve si contano i giorni per la sfida delle sfide, soprattutto tra i tifosi. Martedì sera allo Stadium sarà il giorno, ma prima, domani, sempre alle 20.45, i bianconeri devono affrontare il Chievo.

"Al Barcellona ci penseremo da domenica, è una sfida a sé; quello che conta ora è la partita di domani, non ha senso pensare a una partita che è tra quattro giorni se prima c'è il Chievo", afferma Massimiliano Allegri nella conferenza stampa di rito della vigilia, chiedendo a tutti di mantenere la testa sulla gara di domani contro i gialloblù, squadra sicuramente inferiore, ma in grado di diventare ostica se presa sotto gamba.

Il tecnico mette dunque da parte la Champions, fa i conti con la classifica di Serie A e spiega quanto possa incidere la gara di domani: "Mancano otto partite alla fine del campionato, più si va avanti più i punti diventano pesanti. Non abbiamo la possibilità di sbagliare, un bonus ce lo siam già giocati a Napoli. Domani bisogna vincere. Veniamo da due sfide difficili sotto l'aspetto fisico e mentale. Non dobbiamo snobbare Chievo, Pescara e Genoa, da queste tre gare passa gran parte dello scudetto. Più si va avanti e meno si deve sbagliare".

Il commento su Napoli-Juve di Coppa Italia.

Difficile, invece, decriptare il possibile undici bianconero, viste le assenze in avanti, il possibile turnover e la necessità di mettere minuti nelle gambe di altri. Così Allegri sull'attacco e sulle scelte in avanti: "Higuain dovrebbe giocare, anche perchè Mandzukic difficilmente sarà a disposizione. Potrei mettere Dybala centravanti... Rischio dopo l'infortunio? Paulo sta bene, ha bisogno di giocare. Più gioca e più migliora la condizione. Mercoledì ha fatto 70 minuti, è in una condizione accettabile ma non ottimale. Non c'è nemmeno Kean, poteva essere un'occasione importante".

Anche in mediana sono diversi gli interrogativi, con Pjanic probabilmente quasi certo del posto, avendo riposato in Coppa Italia: "Devo valutare chi sta più o meno bene, Khedira non so se lo farò recuperare, Marchisio potrebbe giocare, dipende anche chi giocherà davanti". In generale, comunque, il tecnico è tranquillo e afferma che "dieci in campo ce li mettiamo, in qualche modo".

Aldilà della formazione, comunque, servirà una Juventus concentrata secondo l'allenatore livornese, che presenta così l'avversaria: "Il Chievo gioca molto bene, è preparata tatticamente e ha giocatori di esperienza. Viene da una sconfitta in casa col Crotone e qui da noi ha preso un punto, non hanno responsabilità, hanno raggiunto l'obiettivo: verranno qui a fare una grande partita. Sta a noi indirizzare la gara".

Allegri sul suo futuro.

Indirizzare la gara verso la vittoria, un ulteriore passo verso l'obiettivo scudetto, come spiega lo stesso Allegri, che chiude con il punto sugli obiettivi: "Andiamo un passo alla volta, abbiamo raggiunto la finale di Coppa Italia per la terza volta di fila. Lavoriamo per vincere tutte e tre le competizioni. Non è facile. Questo momento va vissuto con energia, entusiasmo e avendo la consapevolezza di poter arrivare fino in fondo. Il pensare di poterlo fare fa la differenza".