La Juventus ha detto 33 di fila in casa e il medico che ha confermato l'ottima salute bianconera è stato il Genoa di Juric, messo da parte senza troppi complimenti, ma con quattro reti da riportare a Genova nel viaggio. Un'altra gara in cui la Juventus non ha subito reti e di fatto non ha mai sofferto. Non una novità in casa, anche grazie alle prestazioni sempre di altissimo livello di Barzagli, uno dei membri di un quartetto difensivo, Buffon compreso, che sta mettendo insieme numeri clamorosi in questa annata.

Il difensore bianconero ha parlato del momento della squadra dopo la vittoria sul Genoa, guardando già avanti alla doppia sfida contro il Monaco di Jardim in Champions League, lì dove servirà essere al massimo da ogni punto di vista per raggiungere la finale di Cardiff: "Non era facile giocare contro il Genoa dopo le energie spese con il Barcellona: l'euforia della semifinale ci ha dato la carica giusta. Una partita molto bella, abbiamo corso tanto, pressato, giocato bene e l'abbiamo anche chiusa quasi subito. Siamo in un momento positivo e dobbiamo affrontare questa ultima parte di stagione al massimo mentalmente. Arriviamo alla partita con il Monaco al massimo della condizione fisica e mentale. Siamo in ballo su tutte e tre i fronti, siamo belli carichi, abbiamo una rosa ampia e vedremo come finirà. Noi ce la metteremo tutta per vincere tutto."

Tutto che significa anche la finale di Coppa Italia contro la Lazio di Simone Inzaghi, altro obiettivo alla portata insieme ad un campionato che attende solo la matematica prima di essere ancora marchiato bianconero. Barzagli, poi, spiega quello che è il segreto bianconero di questa stagione: "A parte il modulo che è cambiato, l’ordine e la voglia di sacrificarsi è quello che sta facendo la differenza. Mandzukic e Cuadrado si spaccano di lavoro, così come Higuain e Dybala. Questo dà grande forza anche a chi sta dietro, la cosa che è migliorata maggiormente è la consapevolezza di potercela giocare con chiunque." Ultime parole legate al proprio futuro: "Con Caldara saremo troppi? Arriverà tra un anno, poi magari smetterò... Quando? Vediamo. Fin quando sto bene gioco, quando qualcuno mi dice di smetterla lo farò, e già in squadra me lo dicono... Chi me lo dice? Gigi continua a dirmelo..."