Road to Cardiff, media day in casa Juve. Allegri: "Fondamentale l'equilibrio. L'ansia? Mi dà fastidio..."

In conferenza stampa, il tecnico bianconero parla della finalissima di Champions contro il Real e della settimana che aspetta i suoi.

Road to Cardiff, media day in casa Juve. Allegri: "Fondamentale l'equilibrio. L'ansia? Mi dà fastidio..."
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Di Giorgio Dusi

Ora è davvero tempo di pensare al Real Madrid, in casa Juventus. A cinque giorni dalla finalissima di Cardiff, è tempo di Media Day allo Stadium, tempo delle prime parole di Massimiliano Allegri in vista dell'appuntamento di sabato contro la compagine guidata da Zidane. "Bisogna affrontare questa settimana con grande serenità, preparando la partita senza ansia, altrimenti arriveremmo a sabato non pronti - esordisce il tecnico - Ottimismo? Ci deve essere, ma non mi sembra giusto che la Juve sia la favorita. Giochiamo contro il Real, negli ultimi tre anni ha vinto due Champions. E' una squadra abituate alle finali. Serviranno autostima e consapevolezza, ma giochiamo contro il Real Madrid, che partirà favorito".

"C'è poco da dire, tanto da fare: dobbiamo essere concentrati. Andiamo fiduciosi con la consapevolezza e una convinzione maggiore di due anni fa. Siamo in una buona condizione fisica e mentale. Non faremo più di un allenamento al giorno, neanche troppo lungo", spiega con chiarezza l'allenatore livornese, che fa anche il punto sulla situazione psicologica, scacciando l'ansia e i sentimenti negativi: "La negatività porta negatività, la positività porta positività. Quando sono arrivato qui la negatività faceva paura. La Juventus ne ha giocate otto, arrivare in finale è una cosa straordinaria: se si vince siamo tutti più felici. Di Champions ce n'è una nel mondo, siamo al posto giusto al momento giusto. Dovremo essere bravi e avere un pizzico di buona sorte. Quest'ansia mi dà un fastidio... L'ansia porta solo a consumare energie, in questo periodo non ci serve".

Sentimenti che travolgono anche lo stesso Allegri, tra ricordi del passato, anche se recente, e obiettivi chiari su cui focalizzarsi in settimana: "Bisognerà fare le stesse cose fatte tutto l'anno, creando i presupposti per portare a casa la coppa. La cosa più importante è equilibrio, bisogna avere capacità e forza mentale per rimanere dentro la partita. Arrivare in finale di Champions League mi affascina, sono fortunato a potermi sedere in panchina sabato a Cardiff. E' la seconda partita più importante della mia carriera, la prima l'abbiamo persa a Berlino...". Da quella delusione sono passati due anni, nei quali i bianconeri sono maturati: "Nell'aria c'è molta più convinzione, da Berlino in su c'è stato un percorso di crescita e di autostima. La squadra è cresciuta, come me e la società, e i tifosi: è un percorso bello, affascinante. Siamo dentro la centrifuga ed è bello starci. Quando lunedì penseremo a cosa abbiamo fatto in questi tre anni saremo soddisfatti, però dobbiamo portare a casa la coppa".

"Il Real Madrid nella seconda parte della stagione è cresciuto molto - afferma invece Allegri parlando delle avversarie - bisogna fare i complimenti a Zidane: ha trovato alla squadra un equilibrio importante. Vincere la Liga e fare due finali al primo e secondo anno non è facile. Non è solo l'aspetto tattico, ci sono tante sfaccettature che spostano la stagione. Sono convinto sia un grande allenatore e l'ha già dimostrato". Poi, sulla formazione: "Oltre all'undici ha cambi importanti, da Asensio a Morata, comunque sia loro hanno un modo di giocare che è migliorato nel corso della stagione. Casemiro ha dato grande equilibrio. Bale offre corsa e profondità, Isco è più tecnico". 

E' anche tempo di guardarsi indietro, a tutta la stagione della Juventus Il tecnico ringrazia tutti i suoi giocatori, con parole importanti: "Fantastici, hanno fatto una stagione straordinaria e li ringrazio per quanto fatto fino ad ora, ma c'è l'ultimo sforzo. Noi dobbiamo avere più motivazione di loro, questo è poco ma sicuro. Per ora non posso far altro che ringraziare tutta la rosa che ho avuto a disposizione. Il campionato non è stato per niente facile, la Juventus ha fatto più di tutti. Abbiamo riempito il calendario, era il nostro obiettivo: fare gli allenamenti stufa".

Un roster ancora da migliorare, in estate, per mantenersi nell'élite: "C'è una rosa importante, quando si giocano due finali e un ottavo importante per migliorare ci vogliono pochi giocatori, ma davvero bravi. Trovarli è difficile, ma la società è talmente brava che li troverà. La Juventus deve abituarsi ad essere tra le prime otto d'Europa, la Champions è una competizione che ti fa conoscere in tutto il mondo". Ora però sono i pezzi grossi dello scorso mercato a dover essere protagonisti, in campo, su tutti Gonzalo Higuain, l'uomo dalle finali maledette. Allegri scaccia i pensieri cattivi: "Magari in finale fa gol... Deve stare sereno e fare una partita giusta, penso farà una grande finale. Aveva bisogno di giocare più da solo e Dybala doveva capire come muoversi in funzione di Gonzalo, ci voleva un po' di tempo nella conoscenza dei giocatori. Su questo sono stati molto bravi, hanno una grande intesa, come con tutti gli altri".