La Juventus è alla ricerca di un centrocampista da regalare a Massimiliano Allegri, con le caratteristiche richieste dal tecnico livornese molto chiare: tanta quantità e corsa ma con piedi educati, utile sia in fase di contenimento e che in fase di impostazione. I profili accostati ai bianconeri sono sempre gli stessi, ossia Nemanja Matic del Chelsea, Emre Can del Liverpool e Blaise Matuidi del Paris Saint-Germain.

Quest’ultimo in particolare ha aperto la porta alla soluzione italiana al termine della gara amichevole vinta ai rigori contro la Roma dichiarando: “Oggi sono qui con il PSG. Tutto può succedere. Non stiamo discutendo del prolungamento di contratto, ci stiamo allenando. Juventus? Ripeto, tutto può succedere”.

Il messaggio è chiaro e ci sono diversi fattori che possono permettere alla dirigenza juventina di pensare di chiudere positivamente la trattativa. Già nella scorsa estate sono stati avviati dei colloqui con il giocatore – poi abbandonati per seguire la pista Witsel – e dunque sarebbe più facile riaprire i discorsi; l’età non verdissima – classe 1987 – ed il contratto del francese in scadenza nel 2018 - e, come confermato dal diretto interessato, con il rinnovo in alto mare – abbassano notevolmente i costi – anche se il club parigino non ha di certo problemi di soldi e perdere il centrocampista a 0 fra 12 mesi non sarebbe un dramma per loro; infine c’è il fattore Mino Raiola, agente di Matuidi ed in rapporti molto amichevoli con la Juventus, il quale potrebbe anche spingere per la pista italiana.

Il prossimo 26 luglio i bianconeri affronteranno il PSG nella International Champions Cup a Miami e chissà che non sia un’occasione per un contatto diretto fra le due dirigenze. L’intenzione di Marotta e Paratici è quella di non spendere più di 15 milioni per Matuidi, lo sceicco Nasser Al-Khelaifi per ora chiede almeno il doppio, ma i margini di trattativa ci sono.