Juve, tournée negli Stati Uniti chiusa col sorriso: battuta la Roma di rigore (5-6 d.c.r.)

Mandzukic al 28' del primo tempo porta avanti i Campioni d'Italia, pareggia Dzeko al quarto d'ora dal termine. 1-1 ai regolamentari. Dal dischetto decide la parata di Pinsoglio su Tumminello, Douglas Costa insacca l'ultimo. Bene Marchisio, Pjanic e Cuadrado nei bianconeri, piccoli passi avanti per i giallorossi.

Juve, tournée negli Stati Uniti chiusa col sorriso: battuta la Roma di rigore (5-6 d.c.r.)
Fonte immagine: Twitter @juventusfc
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Di Giorgio Dusi

A Foxborough, davanti a 33mila spettatori, la Juventus batte ai calci di rigore la Roma dopo l'1-1 maturato nei 90 minuti. L'amichevole - valida per l'International Champions Cup - viene decisa dalla parata di Pinsoglio su Tumminello all'inizio della serie, poi chiusa da Douglas Costa. Nei regolamentari i gol portano la firma di Mandzukic al 28' e di Dzeko al 74'.

Il 4-2-3-1 di partenza scelto da Allegri prevede un solo volto nuovo tra gli acquisti estivi, Mattia De Sciglio, che occupa la fascia destra di una difesa completata da Rugani, Benatia e Sandro, davanti a Buffon; in mezzo con Pjanic va Marchisio, apparso in forma contro il Psg, mentre davanti Cuadrado, Dybala e Mandzukic supportano Higuain. Di Francesco risponde con il canonico 4-3-3, lanciando Defrel a destra con Dzeko al centro dell'attacco e Perotti a sinistra. Nella retroguardia si vede Kolarov, insieme a Juan Jesus, Fazio e Peres a destra. A centrocampo spazio alle certezze: Nainggolan, De Rossi, Strootman. Tra i pali c'è Alisson.

Fonte immagine: Twitter @juventusfc
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Proprio il portiere brasiliano è il primo a doversi sporcare le mani, su un sinistro strozzato di Higuain da buona posizione, innescato da un break di Pjanic. I ritmi discreti agevolano la capacità della Juve di distendersi, al 7' arriva il primo squillo di Dybala su un errore in disimpegno di Kolarov, trenta metri di corsa palla al piede e mancino dal limite che l'estremo giallorosso blocca senza problemi. La Roma non resta a guardare: Defrel da destra rientra e crossa sul secondo palo per il movimento di Dzeko, che da pochi passi in allungo devia a lato del legno. Vicino al gol ci va anche Nainggolan, botta dai venti metri dopo una ribattuta della difesa di Allegri, palla alta di poco sopra la traversa. Nonostante il sole batta forte sopra il Gillette Stadium, l'intensità in campo non manca e la Juve riesce a ripartire con precisione - per un nonnulla Higuain non arriva su una deliziosa imbucata di Dybala - anche se corre un altro brivido dopo tredici minuti, quando Sandro devia in corner un rasoterra di Dzeko.

Allegri trova risposte positive dalla corsia di destra, dove Cuadrado si mostra attivo e vivace: da una sua combinazione con De Sciglio nasce un cross tagliato sul quale Mandzukic in spaccata interviene senza mirare lo specchio. Prova ad esaltarsi anche Pjanic, tra i migliori in campo per i bianconeri, con un destro da venticinque metri che sibila a lato del palo alla sinistra di Alisson. L'ex Internacional deve invece mettere le mani su una girata di Higuain, ma non può nulla, al 28', contro Mario Mandzukic. Alex Sandro lo lancia verso la porta con un passaggio che sorprende la difesa giallorossa, la quale sbaglia il fuorigioco; il croato dribbla il portiere e col mancino, da posizione defilata, trova il bersaglio e lo 0-1.

Nell'ultimo quarto d'ora del primo tempo l'intensità tende a scemare fisiologicamente, ci provano solo Perotti con un break in area chiuso con una simulazione (e conseguente giallo) e il solito Cuadrado, ma i compagni tendono ad accompagnare meno. Servono forze fresche nella ripresa: Allegri lancia nella mischia Douglas Costa - fuori Cuadrado - e Khedira, oltre a rivoluzionare la difesa, inserendo Barzagli, Chiellini e Lichtsteiner confermando il solo Alex Sandro. Di Francesco sostituisce invece Jesus con Moreno e De Rossi con Gonalons.

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Dopo una prima fase di studio, i ritmi decollano e ad alzarli è l'attacco bianconero (triangolazione Costa-Higuain-Dybala fermata solo da un fuorigioco), ma la Roma è viva e lo dimostra al 50', quando Strootman dal limite col sinistro colpisce in pieno la traversa in transizione offensiva. Tre minuti dopo, Buffon è chiamato in causa per la prima volta nella gara: botta al volo di Dzeko da buona posizione, centrale e bloccata dal portiere bianconero. Ben più complicato il doppio intervento a cui è chiamato il collega Alisson dall'altra parte: Douglas Costa mette il boost partendo da destra, si accentra e in area esplode il mancino sul secondo palo; l'estremo giallorosso respinge corto, Higuain (ostacolato da Khedira) tenta il tap-in, ma non è convinto e con un colpo di reni il portiere riesce a salvare in corner.

Tra il 60' e il 65' la gara vive una fase di stallo, dovuta ad una nuova girandola di sostituzioni da ambo le parti - Pellegrini, Under e Gerson nella Roma, Bentancur, Sturaro, Asamoah, Pinsoglio e soprattutto Federico Bernardeschi per la Juve - e qualche nervo teso dovuto a una manata rifilata da Dzeko (poi ammonito) a Chiellini. Abbastanza all'improvviso, al 74', la Roma trova il gol del pareggio: Gerson fa correre Kolarov in fascia, cross basso al centro dove Dzeko deve solo appoggiare da pochi passi l'1-1 aprendo il piattone. Allegri risparmia l'ultimo quarto d'ora a Higuain lasciando spazio a Kean, affiancato da Bernardeschi e Costa in un 4-3-3. Si arriva alle battute finali tra una punizione di Kolarov parata in qualche modo da Pinsoglio e una buona iniziativa proprio dei due esterni bianconeri - azione chiusa dall'ex Viola, che calcia male sull'esterno della rete.

Fonte immagine: Twitter @juventusfc
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L'ultima parola ce l'ha Douglas Costa, su punizione: mancino potente ma non abbastanza preciso che si spegne sul fondo, sotto lo sguardo di Alisson. Arriva il triplice fischio di Gonzalez a porre fine alle ostilità: Juve e Roma vanno ai rigori. Il giovane Tumminello non angola a sufficienza, ci arriva Pinsoglio; Alisson non può invece toccare il pallone di Lichtsteiner. Il portiere bianconero non riesce a trattenere la botta rivedibile di Pellegrini, ma Barzagli segna e non fa pesare l'errore. Pinsoglio tocca anche il rigore di Iturbe, sufficientemente potente, senza riuscire a pararlo. Bernardeschi, Peres, Khedira e Under centrano la porta con freddezza e precisione, Douglas Costa col mancino di potenza sentenzia Alisson incrociando e regala la vittoria finale ai bianconeri.