Il poker rifilato a un Torino anche più quotato del solito alla vigilia ha sicuramente risollevato il morale bianconero, dopo che la sconfitta con il Barcellona e qualche prestazione non esaltante in campionato avevano mosso qualche dubbio di troppo sul reale valore della Juventus, che adesso deve solamente pensare al prossimo impegno di Champions League, allo Stadium contro l'Olympiacos.

Non si può sbagliare e non esiste risultato diverso dai 3 punti: Massimiliano Allegri e i suoi ragazzi sono pienamente consapevoli che contro i greci è obbligatorio rimettersi subito in carreggiata sulla strada per Kiev. Il "bonus" è stato già ampiamente consumato al Camp Nou, e in vista della sfida di ritorno prevista per la quinta giornata - il 22 Novembre - non sarà più possibile buttar via punti, né contro l'Olympiacos né tantomeno nella doppia sfida con lo Sporting Lisbona, già vittorioso nella prima partita proprio contro la squadra di Hasi, vicinissimo all'esonero al punto da rischiare di non arrivare a Mercoledì: sulla panchina potrebbe esserci Takis Lemonis, già traghettatore dei greci dopo l'esonero di Paulo Bento.

I bianconeri in allenamento | twitter
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In un contesto del genere è facile comprendere che una vittoria è necessaria e obbligata. Ma se sulla carta i campioni d'Italia non dovrebbero avere problemi contro un Olympiacos in crisi e praticamente senza allenatore, il campo e soprattutto la Champions League sono sempre imprevedibili. Allegri lo sa e il turnover applicato contro Fiorentina e Torino, dove hanno giocato alternandosi praticamente tutti gli uomini disponibili in rosa, è la dimostrazione di quanto in casa bianconera si voglia preparare questo match nel migliore dei modi. Il positivo ritorno di Mario Mandzukic nel ruolo di prima punta, causa panchinamento di Higuain, ha regalato al tecnico toscano una nuova alternativa tecnico-tattica. I dubbi sull'impiego dall'inizio dell'argentino si sprecano e saranno probabilmente sciolti solo al momento di annunciare le formazioni. 

Con il croato unica punta e due ali vere (Cuadrado e Douglas Costa) sugli esterni il gioco bianconero si è allargato, con il colombiano e il brasiliano liberi di svariare sulle fasce per poi o accentrarsi e creare scompiglio nella retroguardia granata - avendo anche il supporto dietro di Lichtsteiner e Alex Sandro - oppure aprire gli spazi per gli inserimenti di Dybala e Pjanic. Mandzukic davanti ha svolto il lavoro di pressing anche per la joya, più libera di svariare in fase offensiva, mentre con Higuain il numero 10 diventava per certi versi quasi una seconda punta, essendo il pipita meno propenso al lavoro che svolge il croato. Tante possibilità di scelta quindi per Allegri, che dovrà essere bravo a capire contro i greci quale potrebbe essere l'alternativa migliore.