Una vittoria sofferta e arrivata in rimonta contro il Benevento. Una vittoria che, comunque, porta la Juventus al secondo posto in vista dei match importanti che si giocheranno contro la sosta. Un successo che, però, mette a nudo alcune difficoltà della compagine di Allegri e un processo di evoluzione-involuzione nel reparto offensivo. Ieri, infatti, è arrivata la solita rete di Higuain che ha pareggiato il gol di Ciciretti dando vita alla rimonta Juventina, completata poi da Cuadrado. C'è, ovviamente, il risvolto della medaglia è quello si chiama Paulo Dybala che, da qualche settimana a questa parte, sembra aver perso la brillantezza di inizio stagione. 

La situazione si è incredibilmente capovolta visto che, fino a un mese fa, l'ex Napoli era sul banco degli imputati a causa della scarsa vena realizzativa. Poi la partita con l'Udinese ha dato la scossa al Pipita che nelle ultime tre partite di campionato ha messo a segno quattro reti di cui la doppietta al Milan che gli ha permesso di superare quota cento in Serie A. Se aggiungiamo anche la Champions i gol diventano cinque grazie al colpo sotto di martedì scorso decisivo per il pareggio di Lisbona. Un cambiamento importante anche dal punto di vista dell'atteggiamento per l'attaccante argentino che, anche ieri, ha corso fino all'ultimo secondo protestando anche con qualche compagno per il mancato aiuto del pressing. 

Dall'altra parte c'è l'altra faccia della Juventus, quello che nelle prime giornate ha letteralmente trascinato la squadra di Allegri con dieci gol in sei partite. Da qualche settimana a questa parte, però, Dybala è i un periodo decisamente negativo e i numeri lo dimostrano: nelle ultime sei partite di campionato l'argentino ha messo a segno una sola rete (contro la Spal) mentre in Champions League non trova la via del gol dall'edizione scorsa quando ne fece due al Barcellona nei quarti di finale. Un periodo di flessione importante per lui che ha sfogato anche la sua frustrazione quando Allegri l'ha sostituito a Lisbona con annesso lancio di parastinchi. Ieri è uscito dagli applausi di incoraggiamento, una prova non sufficiente con tre punizioni dal limite gettate alle ortiche. 

La Juve, dunque, sta rivivendo la stessa situazione di settembre ma a parti invertite. Dopo la sosta bisognerà bilanciare il tutto trovando un equilibrio visto che all'orizzonte ci sono le due sfide di campionato contro Napoli e Inter mentre in Champions arriverà il Barcellona, l'ultima vittima di Paulo Dybala che vuole tornare a dare "Joya" insieme al Pipita che, da par suo, non vuole fermarsi più.