Per parlare al meglio di Dele Alli, per gli amici soltanto Dele, bisogna partire da lontano. Magari dalla nascita, nel 1996, e quel nome completo ("Bamidele Jermaine Alli"), che tradisce delle chiari origini africane, con le quali lui però non ha mai legato più di tanto: a 13 anni fu lasciato in adozione dalla madre naturale, Denise, e venne affidato ad una coppia completamente inglese che lui considera la sua famiglia. Tanto da aver rinnegato, anche sulla propria maglia, il cognome naturale: "Alli per me non significa niente". Segnali di un carattere forte ed estremamente autocritico: per reperirli, come già detto, siamo dovuti partire da lontano. Tuttavia con questo ragazzo non si può fare altrimenti: in ogni caso, finiremo inevitabilmente a parlare del suo passato recente, del suo grande presente al Tottenham e del suo immediato futuro, che lo vedrà sfidare la Juventus nei prossimi ottavi di finale della Champions League.

Origini africane, si diceva, anche nel fisico. Quasi 80 chili distribuiti su 188 centimetri, quanto basta per dominare fisicamente la maggioranza degli avversari anche nella Premier League, il campionato in cui si è messo in luce fin da subito, sin da quando aveva solo 20 anni ed era appena arrivato, dopo una stagione da ben 16 gol in League One. Ma non c'è soltanto fisico: il classe 1996 è dotato anche di grande proprietà di palleggio e di dribbling, di una grande sensibilità con entrambi i piedi, di un tiro potente o preciso o tutte e due assieme, in base alle necessità. Caratteristiche tecnico-tattiche che insomma aderiscono perfettamente all'identikit di centrocampista box-to-box: questo stile di gioco gli permette di svolgere con la stessa efficacia praticamente tutti i ruoli nella zona centrale del campo (e, all'occorrenza, ha fatto anche l'esterno alto). Mauricio Pochettino si è dimostrato, nel corso delle ultime annate, grande esaltatore di queste potenzialità.

E infatti nei big match, per ora, l'inglese si è quasi sempre esaltato. Sopra le righe in qualsiasi contesto difficile, che questo significasse interrompere la striscia di 13 vittorie consecutive del Chelsea nella scorsa stagione con una doppietta tutta di testa, o che volesse dire - più di recente - mostrare al mondo le debolezze del Real Madrid, con un'altra doppietta, quella che ha condannato i Blancos a doversi accontentare del secondo posto - proprio dietro agli Spurs - nella fase a gironi. Insomma, con la maglia del proprio club, non sembra proprio in grado di soffrire alcun tipo di ansia da prestazione: in tal senso, Madama, è avvisata. Alli - pardon, Dele - è pronto a colpire alla minima distrazione e vorrà farlo per la prima volta nel corso di una fase ad eliminazione diretta. Per avvicinarsi ancora di più alla grandezza assoluta, per compiere un altro step in quel percorso per cui lui sembra essere predestinato.

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Gianluigi Sottile
(23/04/2001) Genericamente parlando, ti voglio bene. https://www.facebook.com/gianluigi.sottile.1 https://www.instagram.com/gianluigisubtil/