Basta un solo gol alla Juventus per espugnare la terra sarda. Basta un solo gol per arrivare alla pausa ancora a meno uno dal Napoli capolista. Il Cagliari di Lopez gioca a viso aperto in un primo tempo scoppiettante dove Szczesny si esalta e conferma di essere un portiere da Juve. I legni di Bernardeschi e Dybala si avventano sui bianconeri come un oscuro presagio. Ed in pochi minuti, due cambi forzati. Prima un non brillante Dybala, ancora in difficoltà in quel ruolo, poi Khedira. Sembra che il pareggio sia il risultato da portare a casa ma Costa decide di trascinarsi dietro due uomini e servire a Bernardeschi un cioccolatino semplicemente da scartare. La Juventus trova il vantaggio a circa quindici minuti dalla fine grazie ai due nuovi acquisti. Da lì in poi, la solita gestione di allegriana memoria.

Il Cagliari si conferma preda ideale per il giovane italiano fiorentino, arrivato in estate dalla Viola. Terzo gol negli ultimi tre match giocati dal giovane Bernardeschi. Una prova ottima la sua, capace di spaziare su tutto il campo e di seminare il panico nell'area di rigore sarda. Quarto gol in tutte le competizioni, ognuno dei quali decisivo in campionato ai fini del risultato finale e non solo. Ed ora, con l'infortunio di Dybala, avrà qualche chance in più per mettersi in mostra e magari riuscire a riscrivere le gerarchie. Una riserva di lusso per le qualità e per l'investimento fatto dalla dirigenza bianconera. Ma soprattutto uno dei pochi a conquistare una sufficienza più che abbondante in una partita a dir poco strana. Difficile dire che la Juventus non meritasse i tre punti. Altrettano dire che il Cagliari non meritasse il pareggio. Al di là delle polemiche da bar (e da VAR), le due squadre si sono affrontate a viso aperto e probabilmente la Juventus non si aspettava di trovarsi di fronte un Cagliari arrembante ed aggressivo, votato sì alla difesa ma anche all'attacco.

Le occasioni di Farias e Pavoletti sono state neutralizzate da ottimi interventi di Szczesny, quasi miracolosi, oltre che dall'aiuto del palo. Il Cagliari ci ha creduto fino in fondo ma la Juventus non ha lasciato nemmeno le briciole, pur non giocando da Juventus. Troppe le amnesie, troppa la sufficienza con cui si sono impostate le azioni d'attacco. In questo senso, spicca la condizione di Bernardeschi, uno dei pochi che ha lottato su ogni pallone e che ha messo in risalto tutte le sue qualità e doti tecniche, in un ruolo che forse non lo esalta a pieno ma che comunque conosce. A differenza di Dybala. Quest'ultimo è sembrato ancora imbrigliato nel differente tatticismo legato all'ala. Impacciato nell'impostazione e visibilmente confuso sui movimenti, Dybala non riesce ancora a trovare una quadratura precisa. L'infortunio, che lo terrà fuori dal campo per almeno 30 giorni, è capitato nel momento peggiore per lui. L'unica speranza è che possa apprendere a pieno i movimenti di quel ruolo per poi tornare a sfoggiare la sua eccelsa tecnica.