Gigi Buffon si racconta a Maurizio Costanzo tra passato, presente e quel futuro che, al momento, appare incerto. Nell'intervista che andrà in onda domani sera su Canale 5 il portiere della Juventus parte dalla mancata qualificazione al Mondiale: "Si, sono stati giorni molto difficili, ammette Buffon. Diciamo che io volevo chiudere la carriera con il Mondiale perché penso che poteva essere l'occasione più bella per ricordare e onorare la mia carriera. Sarebbe stata una passerella finale perfetta. Purtroppo non è andata così però penso anche che a 40 anni io debba fare determinate dichiarazioni perché è giusto fare un passo indietro, è anche una questione di sensibilità visto che sono sempre stato un punto di forza delle mie squadre e non vorrei mai diventare un peso. A 40 anni non lo devi più dire te ma gli altri".

Sul suo possibile erede dichiara: "Sicuramente per doti e inizio carriera Gigio Donnarumma è il portiere che in questo momento è sulla bocca di tutti ma in maniera meritata e poi però ci sono anche due o tre ragazzi che secondo me sono partiti un anno due più indietro rispetto a lui ma sono di grande prospettiva". Poi, inevitabilmente, spazio al capitolo ritiro che oggi non sembra cosi certo: "Non posso dire delle bugie o creare false aspettative o false illusioni, dice Gigi. La verità è che mi devo incontrare con il presidente col quale abbiamo questo patto tra gentiluomini prima della fine del campionato. Ci incontreremo, faremo il punto della situazione e prenderemo la scelta definitiva. La verità è che un giocatore non smetterebbe mai di giocare".

Dal prossimo futuro al passato, con Calciopoli e le accuse per calcioscommesse: "Mi ha fatto male, ammette il portiere della Juve. Non tanto, tantissimo. Perché sono stato gratuitamente infangato non una volta ma ben due volte e su un aspetto che per me è fondamentale, ossia la lealtà sportiva. Su quello proprio non transigo. La cosa che mi ha fatto soffrire di più è il calcioscommesse, senza ombra di dubbio. Sono state due vigliaccate mirate a uno sportivo e a un uomo che non se le meritava assolutamente. Non porto rancore nei confronti di nessuno, però se dovessi rivedere certe persone un pochino mi innervosirei", chiude così Buffon.