Come previsto non una gara semplice. La Juventus arriva all'Olimpico di Torino con alcuni indisponibili: Cuadrado, Mandzuckic e Matuidi. Nonostante ciò Allegri ritrova Paulo Dybala e Benedikt Howedes. Il tecnico livornese opta perciò per un 4-3-3, preferendo Sturaro a Marchisio nel trio di centrocampo, e posizionando Alex Sandro in un ruolo più offensivo, ad affiancare Higuain e Douglas Costa nel tridente d'attacco. D'altro canto Mazzarri schiera una formazione molto coperta e compatta, con Belotti unica punta seguito da ben 5 centrocampisti e 4 difensori.

Subito la Juventus utilizza i movimenti del Pipita che però rimane a terra dopo un'uscita di Sirigu. Le condizioni dell'ex Napoli non sembrano migliorare, costringendolo ad abbandonare il campo anticipatamente per Bernardeschi. La partita qui cambia, perchè non c'è sostanzialmente una punta vera e propria, e Allegri decide di spostare Douglas Costa nel ruolo occupato dall'attaccante argentino uscito prematuramente. L'ex Bayern però è in evidente difficoltà nel ruolo di centravanti, in una posizione non proprio sua. A scacciare i brutti pensieri ci pensano però un guizzo del solito Bernardeschi e la prontezza di Alex Sandro, due mancini che questa volta agiscono completamente di destro.

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Trovato il vantaggio i bianconeri optano per la prudenza, abbassando i ritmi - mai stati però altissimi - e gestendo il risultato. D'altra parte il Torino non riesce a incidere sul fronte d'attacco. Le avanzate granata sono potenzialmente buone, ma vengono sfruttate in modo poco preciso. Sul primo contropiede 2vs1 di Belotti-Obi contro Rugani, il Gallo non riesce ad amministrare al meglio la palla conferita dal compagno, rendendo vana così un'azione che poteva essere molto pericolosa. Non solo demerito Toro, anche la difesa bianconera dà il suo apporto a mantenere la rete inviolata. La linea difensiva non lascia agli avversari il tempo di ragionare. Con Asamoah sempre più costante, De Sciglio e Rugani in costante crescita e Chiellini come mentore, Allegri ha una difesa pronta.

Una gara fatta di cinismo, controllo e prudenza in cui la Juventus sa approfittare delle poche occasioni avute. Gara poi controllata dai bianconeri, con il Torino incapace di mettere seriamente in pericolo Szczesny&Co.