Continua la marcia della Lazio verso la Champions League. La squadra di Pioli vince la settima gara consecutiva, replicando al successo della Roma sul Napoli. Prestazione concreta dei biancocelesti, che a differenza delle partite pre-sosta, non giocano il solito calcio, ma fanno del cinismo la propria arma in più. Il Cagliari ha fatto il possibile per prendere qualche punto, ma l'espulsione diretta di Diakite ha impedito ai sardi l'assalto finale. La Lazio sale così a 55 punti, mentre il Cagliari resta a quota 21 punti.

Zeman si affida al ormai consueto 4-3-3 con qualche sopresa. Torna Rossettini dalla squalifica, e sarà affiancato dall'ex Diakite. Riposa Ekdal,che sarà sotituito da Farias. In avanti confermati Sau e Mpoku. Pioli non attua il turnover e si affida ai suoi uomini migliori. Troppo importante prendere i tre punti, soprattutto dopo la sconfitta del Napoli a Roma. 4-2-3-1 per la Lazio, con Klose unica punta e Candreva, Felipe Anderson e Mauri alle sue spalle. Sarà invece Braafheid a sostituire Radu.

Dopo un inizio di partita abbastanza soft, è il Cagliari a farsi vedere dalle parti di Marchetti, con Dessena che manca di pochissimo l'impatto con la sfera dopo un bel cross di Mpoku. Al 10° minuto è la Lazio però ad andare vicinissima al vantaggio. Cross perfetto di Candreva sul quale si fionda Mauri, che colpisce di testa a botta sicura, ma Brkic effettua una parata pazzesca, di puro istinto. Il capitano biancoceleste pecca forse di sufficienza. Dopo 25 minuti di gioco molto meglio il Cagliari. Propositivi i sardi, mentre i biancocelesti si limitano a ripartire in contropiede. Ma come spesso accade nel calcio, nel momento migliore di una squadra è l'altra a passare in vantaggio. Felipe Anderson semina il panico sulla corsia destra, arriva sul fondo e mette al centro un cross molto teso, sul quale si fionda Mauri, che stoppa la sfera e offre a Klose un assist perfetto, con l'attaccante tedesco che deve solo appoggiare la sfera alle spalle di Brkic. La prima frazione si conclude con una parata decisiva di Marchetti su una punizione battuta egregiamente da Mpoku.

La ripresa inizia con il Cagliari davvero propositivo che però si espone al contropiede della Lazio, che con Mauri fallisce una nitida occasione da gol. Ma entra i gioco la legge pià antica di questo sport. Gol fallito gol subito!!! Azione di contropiede del Cagliari, con Sau che taglia tutto il campo, riceve il passaggio di Farias e tira al volo battendo Marchetti, con l'aiuto di una deviazione di Mauricio. La squadra di Zeman galvanizzata dal pareggio prova a trovare anche il vantaggio, ma la Lazio si difende bene. Pioli al 60° minuto decide di cambiare qualcosa, lanciando nella mischia Cataldi e Keita per Candreva e Mauri, passando al 4-3-3, ed effettuando un leggero turnover in vista della semifinale di Coppa Italia. Neanche il tempo di entrare in campo, che Keita si guadagna un calcio di rigore: l'attaccante laziale è bravo a prendere il tempo a Crisetig e franargli addosso. Dal dischetto va Biglia che spiazza Brkic. Come se non bastasse al 67° minuto, Keita guadagna un altro calcio di rigore, incocciando sul piede di Diakite mentre provava a concludere in porta. Per Rocchi c'è anche la chiara occasione da gol ed è quindi automatica l'espulsionde dell'ex difensore di Fiorentina e Lazio. Decisione forse esagerata dell'arbitro toscano. Dal dischetto ancora Biglia, che questa volta calcia in tribuna. Nonostante l'inferiorità numerica il Cagliari spinge alla ricerca del pareggio esponendosi ai contropiedi di Keita e Felipe Anderson. E' proprio il brasiliano ad innescare il giovane attaccante spagnolo, che calcia a botta sicura ma Balzano salva sulla linea. I sardi pagano la stanchezza cedendo il campo alla Lazio, che nel finale trova anche la terza rete con una punizione di Parolo.

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Vincenzo Esposito
Amo il calcio e lo sport in generale. Scrivo soprattutto di calcio, sport che ho praticato per 12 anni.