Bernardo Corradi, 64 presenze e 20 gol con la Lazio, ha parlato su passionedelcalcio.it della sua esperienza a Roma. Città che non ha mai abbandonato, scegliendo come sua casa. Senza calcio Corradi non sa stare, ha intrapreso la carriera da opinionista TV rimanendo quindi in contatto col calcio che conta, mettendosi dietro una scrivania invece che davanti la porta.

"Gli anni al Chievo con il debutto in Serie A e il passaggio alla Lazio sono stati senz’altro i migliori, ma giudico positivamente anche le stagioni negative, perché mi hanno dato qualcosa, facendomi crescere" dice l'ex Bomber laziale, che poi ricorda con piacere il sapore del derby capitolino, "Cambiando diverse squadre, ho giocato molti derby. Naturalmente a Roma è diverso, in quanto l’adrenalina che trasmette è palpabile tutto l’anno. L’atmosfera delle settimane precedenti è unica, con i tifosi che vengono al campo d’allenamento per incitare la squadra. Mi è dispiaciuto non vedere il pienone allo stadio nell’ultimo derby, perché quando giocavo era sempre tutto esaurito."

Sul prossimo impegno dei biancocelesti contro lo Sparta si esprime così: "Credo che la Lazio abbia tutte le possibilità per passare il turno e lo spero tanto. Domani sarò allo stadio a vederla." Sulla possibile vittoria finale Corradi ci va cauto: "Credo sia prematuro poterlo dire, ci vorrà una bella dose di fortuna, oltre che di bravura, ma sicuramente la Lazio può dire la sua." Sulla gestione della società invece si sbilancia un poco di più: "Vivendola da fuori non posso esprimere un giudizio preciso. Ciò che posso dire è che la società ha badato un po’ di più al futuro con acquisti in prospettiva. Quest’anno dovrà sfoltire una rosa numericamente spropositata, perché non è semplice lavorare con 30 e più giocatori. Inoltre la mancanza di una figura di raccordo (un ex calciatore ad esempio) tra società e l’ambiente, come quella di Marco Di Vaio al Bologna per intenderci, ha di fatto, allontanato i tifosi."