Diego Armando Maradona è a Roma per partecipare mercoledì sera alla partita della pace voluta da Papa Francesco. Sbarcato nella capitale, dopo la conferenza stampa dell'evento, El Pibe de Oro ha chiesto alla Lazio di potersi allenare nel campo del centro sportivo biancoceleste. Le porte di Formello si sono spalancate: un onore per tutta la Lazio ospitare un personaggio del calibro di Diego Armando Maradona. L'argentino ha corso per il campo e ha tirato anche qualche tiro al pallone, poi dopo l'allenamento si è fermato negli studi della Radio della società per rilasciare qualche dichiarazione.

"Innanzitutto voglio ringraziare la Lazio per l'ospitalità che mi ha riservato, tutto lo staff si è comportato benissimo, anche se il preparatore dei portieri Zappalà non mi ha fatto segnare. Il campo è tenuto benissimo, quando vedo un terreno così è sempre un piacere giocare a calcio." Poi sulla partita di mercoledì: "Papa Francesco mi ha chiamato, non si può dire di no: queste partite ci servono e ci uniscono. Dobbiamo smettere di ucciderci a vicenda, non se ne può più della guerra. Un pensiero anche ai terremotati del Centro Italia: la partita è anche per loro."

Infine El Pibe de Oro ha risposto a qualche domanda inerente alla Lazio in particolare: "Ricordo l'inno della Lazio, è uno dei più belli. Vola un'aquila nel cielo... qui ho anche un grande amico, Bruno Giordano, continuo a sentirlo al telefono: se un giorno verrà ad allenare la Lazio, gli farò da vice." Alla fine gli viene regalata una maglia biancoceleste personalizzata: "Grazie ancora alla Lazio" chiosa Maradona. Ora l'argentino è attesso all'Olimpico, perchè sa ancora emozionare quando calcia un pallone.

Gli incassi della gara sarannno devoluti ai programmi di formazione di Fondazione Scholas Occurrentes, Csi, Unitalsi e Amlib. Oltre a Maradona ci saranno anche Ronaldinho, Totti, Roberto Carlos, Capello, Crespo, Taddei e Zambrotta, ma anche tanti altri giocatori argentini di Roma e Lazio.