"Dobbiamo continuare a giocare in questo modo. Dobbiamo continuare a mantenere questa posizione di classifica. È una Lazio che continua a divertirsi. Siamo una squadra votata all’attacco. A inizio campionato ho optato per un altro modulo perché dovevamo crescere a livello atletico. Adesso stiamo bene, tutti si sacrificano. Dobbiamo continuare su questa strada". 

Inizia così la conferenza stampa post gara di un sereno, sorridente e ovviamente raggiante Simone Inzaghi, che dopo il successo della sua Lazio per 4-1 contro il Cagliari ha analizzato i temi del match a mente fredda. Vola l'aquila sulle ali dell'entusiasmo e di un tridente che fa sognare i tifosi: Keita sblocca, Immobile mette in ghiaccio la sfida e Felipe Anderson finalmente si sblocca dopo un lungo digiuno.

"Sono contento perché abbiamo fatto un’ottima gara. Il proseguo di Bologna e Torino, con la differenza che oggi abbiamo vinto. Intanto ci godiamo la vittoria domani cominceremo a pensare al Sassuolo. Bisogna dar seguito a questa vittoria, cercando di vincere la prossima. Poi cercheremo di recuperare qualche giocatore importante". 

Lazio che adesso ospiterà il Sassuolo prima di far visita al Napoli di Sarri: "La terza partita sarà quella più dispendiosa. Dobbiamo valutare prima Milinkovic, poi Biglia e Bastos. Siamo ancora in emergenza. Ma al di là degli infortunati dobbiamo fare una grande partita. Il pubblico? Io spero di poter fare una buonissima stagione e tornare a convogliare la gente intorno a noi. Domenica a Torino c’era tantissima gente, è stato emozionante. Stasera, col fatto che era mercoledì, c’era poca gente. Contro il Sassuolo speriamo ci sia tanta gente per poter regalare una vittoria ai tifosi".

Visibilmente soddisfatto anche Ciro Immobile, non solo per la doppietta personale che lo porta ad un passo da Dzeko: "Sono felice, era importante vincere. Venivamo da due pareggi, abbiamo fatto una grande partita ed è stato bello vincere di fronte ai nostri tifosi. Ho il supporto della squadra, di questa gente. Sto facendo meglio rispetto a quando sono diventato capocannoniere con il Torino? Ogni campionato è una storia a sé, all'epoca ho iniziato a fare gol un po' più tardi rispetto a quest'anno. Ora voglio solo andare avanti e continuare a fare bene per questo gruppo e per il pubblico. Penso che alla fine il risultato di Torino fosse giusto, ma con il Bologna c'era qualcosa per cui rammaricarsi visto quanto avevamo creato. La sostituzione? Tre partite in una settimana, ci può stare che fossi affaticato. Ero preoccupato, ho lavorato con i fisioterapisti, ma alla fine ero pronto per giocare. Infine sono uscito in via precauzionale. Domenica c'è un'altra partita". 

La chiosa, infine - in gara e non solo - spetta a Felipe Anderson: "Non ero preoccupato per il gol che tardava ad arrivare. L’importante è segnare, poi se la rete è anche bella meglio. Cosa è cambiato davanti? Klose e Immobile sono giocatori diversi, ma hanno una velocità incredibile nei 15 metri finali. Due grandi attaccanti che fanno movimenti importanti per la squadra. Quest’anno siamo una squadra giovane ed è importante che ognuno faccia la sua parte. Dobbiamo continuare a pensare partita per partita, così facendo ce la possiamo giocare con chiunque. La Champions? Tutto è possibile nel calcio, dobbiamo mantenere i piedi per terra e lavorare tanto".