"Sono uno ambizioso, lo è la mia squadra. Da ieri pensiamo al Genoa, dovrò valutare come stanno i ragazzi e come hanno recuperato dall'impegno con l'Atalanta. Abbiamo speso tante energie. Alla Juve penseremo da giovedì".

Inizia così, con tono perentorio e deciso, la conferenza stampa di Simone Inzaghi, allenatore della Lazio, che non ha la minima intenzione di snobbare la Coppa Italia e, di conseguenza, l'impegno che domani sera vedrà la sua squadra impegnata all'Olimpico contro il Genoa di Ivan Juric. Sfida tutt'altro che semplice tra due squadre che si giocheranno la qualificazione a viso aperto.

"Abbiamo l'obbligo di fare un'ottima gara, troveremo una squadra che tiene tantissimo alla Coppa Italia, ma anche noi non vogliamo lasciare nulla al caso. Il turnover? Qualcosa cambierò, non stravolgerò. Valuterò bene, abbiamo ancora due allenamenti. Vedrò come i miei giocatori hanno recuperato, dopo prenderò le decisioni. Quando ci sono partite ravvicinate, un allenatore può farsi un'idea fino alla vigilia e poi magari può cambiare idea. Conta molto vedere come hanno recuperato i giocatori, quindi devo ancora valutare gli ultimi due allenamenti".

Il tecnico della Lazio ha successivamente sottolineato l'importanza di proseguire il cammino nella competizione: "Quello sicuramente, la Coppa Italia ha sempre avuto tanta importanza qui. Dobbiamo fare bene, andare avanti, abbiamo avuto la fortuna di entrare dagli ottavi di finale. Con due partite disputate nel migliori dei modi saremo già in semifinale".

Dall'aspetto generale a quello nello specifico degli interpreti, con Inzaghi che non si sottrae alle domande relative all'impiego di Djordjevic, Murgia e Rossi: "L'ho detto prima della partita con l'Atalanta, si è allenato bene, ho pensato di mandarlo in campo negli ultimi 10 minuti per dare una mano alla squadra. Murgia e Rossi?Faranno parte della lista dei convocati, poi se giocheranno o meno lo vedrò tra oggi e domani". Ed ancora, riguardo Leitner: "Sta cercando di proporsi, di inserirsi nel milgiore dei modi. Veniva da un altro campionato, è un ragazzo umile, cerca di imparare dai giocatori più esperti. Vedremo per domani".

Dagli aspetti legati alla sua squadra, si passa all'analisi degli avversari. Genoa che ha superato il turno precedente a fatica, ai supplementari, dopo una gara infinita terminata 4-3 contro il Perugia, e che domani sera si presenterà all'Olimpico con la voglia di riscattarsi dopo il tracollo di Cagliari: "Preoccupato no, ma diffidente. E' quello che dovrò fare capire alla squadra. Il Genoa, dopo Cagliari, è venuto a Roma a preparare subito la partita. Ma noi faremo di tutto per andare avanti in Coppa Italia". Un excursus più approfondito, invece, per quel che riguarda il cholito Simeone"Me lo ricordo quando veniva al campo con il padre nell'anno dello Scudetto. Veniva sempre, voleva il pallone, invadeva il terreno di gioco perché era un bambino esuberante. E' diventato una realtà importante, ha segnato tanto. Ha avuto l'opportunità di giocare titolare con l'infortunio e la partenza di Pavoletti, è un calciatore che ci sta benissimo in A. Se vorrei allenarlo? Simeone è uno di qualità, giocatori così sono sempre bene accetti. Perché no, un giorno mi piacerebbe allenarlo".

Infine, una battuta anche su Lukaku e Luis Alberto, che per motivi diversi non hanno trovato fin qui molto spazio, ma che stanno provando a ritagliarselo con pieno merito: "Il primo è un elemento importante, ha avuto un problema nel suo momento migliore. Ha giocato bene a Bergamo e a Udine, ha perso gli ultimi due mesi e mezzo per infortunio, si sta riproponendo bene, penso che domani sarà della partita. Luis? Sono stato contento, doveva sostituire Keita, non era semplice. Ha giocato due partite particolari che venivano dopo le vacanze e il ko di Milano. Si è sacrificato, ha fatto giocate importanti, Berisha gli ha respinto sulla traversa un bel tiro, peccato".