Dal quasi certo addio di quest'estate alla riconferma in vista della prossima stagione, a suon di prestazioni e vittorie Simone Inzaghi si è guadagnato la piena fiducia di dirigenza e tifoseria ed ora lo aspetta un rinnovo contrattuale ed un progetto incentrato su di lui. 

Dopo la fine dello scorso campionato le strade di Simone Inzaghi e della Lazio sembravano doversi separare per fare spazio al Loco Bielsa, ma il rifiuto all'ultimo minuto del tecnico argentino regala una seconda occasione ad Inzaghi. L'ex attaccante la sta sfruttando nel migliore dei modi: la sua Lazio è quarta in campionato, a sei punti dal terzo posto che varrebbe un'incredibile qualificazione in Champions League ed è una delle squadre che gioca meglio in Italia. Con questi risultati, che fanno anche lievitare il valore complessivo della rosa quasi raddoppiato, Claudio Lotito non può che essere contento. E si sa, un presidente contento significa guadagnarsi la conferma anche per l'anno dopo. Infatti, cosi è. 

A metà Aprile il patron biancoceleste dovrebbe incontrarsi con l'attuale allenatore della sua prima squadra per discutere del rinnovo contrattuale e dei nuovi progetti per riportare la Lazio in Champions League dopo il lontano 2007. La fiducia tra le parti è a livelli stellari, non potrebbe essere diversamente, la strada per la prossima stagione pare ormai tracciata, anche se in estate ci sarà qualcosa da cambiare. Nella finestra di mercato estiva partirà sicuramente De Vrij e probabilmente anche Keita, sempre più richiesto dalle tre big storiche del Nord, ma questa volta Lotito non sembra voler badare troppo al risparmio, alzando il tiro dei giocatori da acquistare e con un budget di 50 milioni di euro per quattro giocatori: un difensore centrale, una mezz'ala, un esterno d'attacco e un centravanti da poter affiancare ad Immobile. 

L'appuntamento è fissato sull'agenda, ora si attende solo la fumata bianca per stappare lo champagne e festeggiare il rinnovato matrimonio tra Inzaghi e la Lazio che dura ormai dal 1999, prima da giocatore e poi da allenatore.