Nelle grandi squadre le brutte sconfitte vanno analizzate e poi metabolizzate in fretta, perché non compromettano il resto dell'annata: questo è ciò che sta facendo la Lazio, che dopo il 3-0 accusato dal Napoli deve necessariamente guardare avanti, e non può essere di certo una battuta d'arresto a rovinare i piani biancocelesti, che rimangono comunque tra i favoriti per la qualificazione in Europa League.

Il progetto continua e i rinnovi ai giovani talenti laziali ne sono la conseguenza. Tra questi spicca quello di Alessandro Murgia, centrocampista 24enne reduce da una prova incolore contro gli azzurri che però di certo non ne contesta il valore tecnico, e la scelta della società di concludere l'accordo proprio il giorno dopo la sconfitta dell'Olimpico lo dimostra. Murgia si presenta come uno dei pilastri futuri della Lazio: cresciuto nelle giovanili biancocelesti, è stato portato in prima squadra proprio da Simone Inzaghi, che lo aveva già allenato alla primavera. Il ragazzo ha esordito già a settembre contro il Pescara, per poi firmare anche la sua prima rete in Serie A nel 2-2 contro il Torino, il 26 Ottobre. Conta per adesso 11 presenze, condite dal gol contro i granata, più altri quattro gettoni in Coppa Italia che portano a 15 il totale delle partite giocate. Non male per l'ex capitano della primavera, che ora dovrà dimostrare di poter fare il salto di qualità.

Già raggiunto l'accordo con Strakosha e Lombardi, Murgia è la terza baby-rivelazione convinta a restare a Roma per i prossimi anni, segno di un progetto a lungo termine e con una base ben precisa. Una base voluta dallo stesso Simone Inzaghi, che conosce bene il modo di lavorare dei biancocelesti, avendo allenato sia gli allievi che la primavera laziale, e che proprio dai giovani vuole costruire il futuro della squadra.

Altro rinnovo importante è quello di Wesley Hoedt, che già da un po' sembrava ormai completamente risolto. I tempi si stanno leggermente allungando, ma nulla lascia presagire un esito diverso dalla firma: l'accordo sembra già esserci per uno stipendio di 1.2 milioni di euro a stagione (ora ne percepisce 600.000) fino al 2022. Il giovane olandese non sembra volersi muovere da Roma, nonostante l'aumento di valore dovuto anche all'esordio in nazionale avvenuto a marzo contro la Bulgaria.