Inter e Milan si spartiscono la posta in palio, l'Atalanta è rimontata dalla Roma ed esce dallo Stadio Olimpico con solo un punto in saccoccia: occasione ghiotta per la Lazio di rendere ancora più affascinante la sua classifica, una vittoria, al Ferraris, per mettere un'ipoteca sulla conquista del quarto posto. Chi si attende di vedere una Lazio padrona del campo, dominatrice sul prato verde di Marassi, contro un avversario in difficoltà, di gioco e d'identità, reduce da quattro k.o consecutivi, resta ben presto deluso. I biancocelesti son presi d'assalto dal Genoa, rinato dalla cura 2.0 di Ivan Juric, richiamato al timone dal patron Preziosi dopo la breve, e dannosa esperienza Mandorlini. 

Che la strada verso l'Europa fosse ripida e ricca di ostacoli la Lazio ne era perfettamente al corrente, ma mai gli uomini allenati da Simone Inzaghi si sarebbero aspettati di dover affrontare queste pendenze. Il Cholito Simeone, autore del gol del provvisorio 1-0, Goran Pandev, che realizza quello del 2-1 e l'arbitro Maresca, il quale nega senza alcun motivo valido due rigori netti, solari, agli ospiti per falli su Parolo e Keita Balde, rischiano di procurare un grosso sgambetto alla compagine laziale, che invece riesce a limitare i danni, e restare in bilico, in attesa delle restanti sei gare di campionato, che assumono importanza capitale.

Il pomeriggio spigoloso, gli errori che penalizzano in campo la Lazio, rendono parecchio difficile il pomeriggio della squadra biancoceleste che non riesce ad esprimersi sui suoi livelli abituali. Gli errori dell'arbitro mandano su tutte le furie la squadra, che perde le staffe e rischia più volte di finire nella trappola ideata dal Genoa, fatta di tensione, provocazioni, atteggiamenti offensivi ed irritanti che minano la tranquillità, l'armoniosità del collettivo a disposizione di Inzaghi. La Lazio ha il merito di pareggiare la sfida prima della fine del primo tempo, grazie al regista argentino Lucas Biglia che dapprima fallisce il calcio rigore, poi lui stesso recupera la ribattuta e scaraventa il cuoio in fondo al sacco.

Ma è il finale di gara che regala emozioni a gogò: dopo il 2-1 di Pandev la gara scoppia, regalando colpi di scena ad ogni ripartenza. Le due contendenti sembrano due pugili che si scambiano colpi alla ricerca del k.o avversario: il Genoa va vicino al tris, ma ad ergersi protagonista è lo spagnolo Luis Alberto, l'uomo che non t'aspetti. Da oggetto misterioso del mercato estivo, ad Uomo della Provvidenza, autore del gol del definitivo 2 a 2 che pareggia i conti contro il Genoa. Un gol di pregevole fattura, un destro secco di rara potenza che trafigge l'incolpevole Lamanna e regala un punto insperato alla propria squadra.

Sarebbe potuta essere vittoria, sarebbero potuti essere tre punti di vitale importanza per gli uomini di Simone Inzaghi che però hanno fallito una ghiotta, succulenta occasione per dare la giusta spallata al proprio campionato ed ipotecare la conquista del quarto posto. Domenica, contro il Palermo all'Olimpico, un'altra occasione per scavare un solco più  profondo nei confronti dei più immediati inseguitori, un'occasione d'oro da non lasciarsi sfuggire.