Alzi la mano chi si sarebbe aspettato, dopo Lazio-Udinese, un simile crollo verticale. Non vedo mani alzate, come previsto. La Società Sportiva Lazio è entrata in un tunnel senza fine e sembra averci messo le tende. Il bottino è magro: addirittura 0 punti nelle ultime 3 partite ed un campanello d'allarme che si è trasformato in una crisi.

QUALCOSA NON VA

Qualcosa non va, è evidente. Parlare di "giocattolo rotto" sarebbe prematuro, ma è lampante come qualcosa si sia inceppato nel meccanismo perfetto creato da Simone Inzaghi. Anche sabato, nella bolgia dello Stadio San Paolo, la Lazio aveva sfoggiato un primo tempo di altissimo livello. 45 minuti giocati alla pari (se non addirittura meglio) della Società Calcio Napoli. Poi però, il solito blocco. Un goal di Josè Callejon, allo scadere del primo tempo, ha gelato la Lazio, che si è ritrovata (di nuovo) da sola coi suoi demoni. Fortuna Wallace prende di petto Lorenzo Insigne, Lucas Leiva rischia una rissa nel tunnel che porta agli spogliatoi. La Lazio è nervosa, ha incassato (dal punto di vista psicologico) il goal del pareggio e ne risente sul campo. Al ritorno sul rettangolo verde, le sensazioni avute nell'intervallo si dimostrano veritiere. La squadra di Inzaghi non è più in partita, rimane negli spogliatoi e si fa surclassare dal Napoli

Lulic a contrasto con Allan. Foto prelevata dal Profilo Facebook Ufficiale della S.S Lazio.

LA DIFESA BALLA

C'è un dato che, più di tutti, preoccupa i tifosi laziali. La Lazio ha incassato ben 33 reti in campionato. Peggio di lei soltanto UdineseBolognaCagliari, Sassuolo, Chievo, Crotone, SPAL Benevento. In un campionato tattico come quello italiano, dove spesso vince chi ha la miglior difesa, un dato del genere fa rabbrividire. Inzaghi deve registrare il sistema difensivo, perchè gli interpreti sono validi ma raramente la Lazio chiude una partita con la porta inviolata. Appena 7 volte in campionato, 11 se si considerano tutte le competizioni. A turno, i centrali sbandano e regalano occasioni agli avversari. Occasioni che, quasi sempre, vengono tramutate in goal e puniscono la squadra capitolina. Un altro dato preoccupante riguarda le rimonte: la Lazio quest'anno ha rimontato 7 volte (coppe comprese) lo svantaggio iniziale, è uno dei dati più alti dell'intero paese, ma la squadra, nelle ultime partite, è apparsa scarica e sfiduciata. La Lazio ha perso le sue certezze, il tridente del Napoli ci è passato sopra e le ha sgretolate. Al mister piacentino l'arduo compito di rimettere insieme i pezzi, e di restituire fiducia ad una squadra (e ad un "ambiente") che sembra aver imboccato un tunnel senza fine. 

SERVONO TUTTI

In un momento così negativo, dove le certezze vengono meno e gli equilibri dello spogliatoio sono molti labili, Inzaghi ha bisogno di tutti gli effettivi a disposizione. Tutti devono sentirsi coinvolti, ognuno deve dare il proprio apporto. E fra questi "tutti" ce n'è uno in particolare di cui la Lazio ha estremo bisogno. L'esilio di Felipe Anderson potrebbe durare meno del previsto, dato il mister e la società hanno notato dei miglioramenti a livello comportamentale. Il "mea culpa" del brasiliano e la situazione instabile della Lazio potrebbero spingere Inzaghi a richiamare subito il numero 10 ai ranghi. Difficile, però, che possa partire subito titolare. Quasi sicuramente sarà convocato per la trasferta di Bucarest, ma per agire in avanti sono favoriti Luis Nani Felipe Caicedo. Ad ogni modo, titolare o riserva che sia, "Pipe" sgomiterà per riprendersi la Lazio. La Lazio ha estremo bisogno di lui e delle sue giocate, e lui ha estremo bisogno della Lazio