Il Milan non riesce a svoltare e si ferma anche a Verona contro il Chievo. Non basta una buona partita (sopratutto nel secondo tempo) per scardinare la difesa clivense e battere Puggioni.Solo un pareggio per i ragazzi di un Allegri sempre più in posizione precaria. Il tecnico rossonero, infatti, adesso rischia grosso e saranno importanti gli sviluppi nelle prossime ore. Le prime indiscrezioni comunque danno il tecnico livornese ancora ancorato alla panchina del Diavolo. Sannino, invece, può tirare un sospiro di sollievo perché probabilmente con un pareggio contro un squadra più blasonata della sua ha salvato momentaneamente la sua panchina. 

Allegri schiera i suoi ragazzi con un semplice ed equilibrato 4-4-2. In porta Abbiati, difeso dalla coppia centrale Mexes e Zapata, e dagli esterni Abate ed Emanuelson.  A centrocampo il duo Montolivo e De Jong, con Muntari e Poli ai lati. In attacco accanto a Kakà, autentico leader morale e tecnico della squadra, c'è Matri.

Sannino, invece, propende per un 3-5-2. A supporto del portiere Puggioni, ci sono Frey, il leader Dainelli e Cesar. A centrocampo, oltre agli esterni Sardo ed Estigarribia, il tecnico napoletano, schiera Radovanovic, Pamic e il capitano Rigoni. In attacco spazio al duo Thereau-Paloschi. 

Match piuttosto lento e poco spettacolo quello del primo tempo. Il Milan cerca di fare possesso palla, ma il più delle volte questo risulta sterile e solo le accelerazioni di Kakà risvegliano il pubblico del Bentegodi. Il Chievo di contro gioca una partita difensiva e molta attenta, ma la prima occasione è sua. Estigarribia, infatti, al 17° scatta in contropiede e dopo una bella cavalcata di 20 metri sfodera un buon mancino, sul quale è bravo Abbiati a mano aperta.

Il Milan cerca di rispondere due minuti dopo con Poli, il quale imbecca con una palla deliziosa Matri che da buona posizione non riesce a stoppare il pallone. Non ci sono altre occasioni fino alla fine del primo tempo, momento in cui il Milan spinge sopratutto dalla destra. Abate, infatti, al 41° trova un buon pallone per Matri, l'attaccante ex-Juve stavolta stoppa bene e serve Poli, che con il mancino, però, non trova l'angolo alla destra di Puggioni. Due minuti Abate crossa bene per Poli che solo davanti a Puggioni svirgola clamorosamente di testa il pallone. Primo tempo che finisce senza altre occassioni ma con un Milan in chiara crescita. 

Secondo tempo che inizia con una clamorosa occasione per il Chievo al 6°: Thereau sfrutta un tanto brutto quanto inusuale errore di Kakà a centrocampo per farsi tutta la metacampo rossonera e scaricare un mancino diagonale sul quale Abbiati respinge lateralmente, la palla resta lì, ma Rigoni spara clamosamente il tap-in a lato. Al 15° Il Milan cerca di rispondere con Emanuelson che spara un siluro di sinistro, Puggioni lo vede solo all'ultimo, ma respinge a mano aperta. Tre minuti dopp Kakà imbecca con una palla deliziosa Matri, ma la punta centrale si fa anticipare dall'uscita dell'ottimo Puggioni. Al 20° entra Robinho per Matri e il Milan inizia a spingere in maniera importante.

Al 24° sempre Kakà cerca Robinho che viene anticipato dall'ottimo intervento di Cesar. Al minuto 30, il Milan protesta per un presunto rigore: Robinho entra dalla destra nell'area clivense e crossando viene atterrato dall'intervento di Cesar, ma Orsato è inamovibile nel non concedere il penalty. Al 34° l'occasione più importante della partita. Robinho, imbeccato dal buon servizio di Constant, si presenta solo davanti a Puggioni, ma trova un palo clamorosa, la palla rimane lì, ma Kakà con il mancino a porta vuota spara alto. Al 37° i rossoneri restano in 10. Montolivo, già ammonito, rimedia un altro cartellino giallo per fermare una ripartenza del Chievo ed è costretto alla doccia anticipata. Al 39° Emanuelson duetta bene con Constant e serve una buona palla per Matri che speca malamente con il piede sinistro.

Quattro minuti dopo l'attacante rossonero cerca di rifarsi con una grande sponda per Robinho ma il brasiliano si fa ribattere il destro davanti a Puggioni dal recupero strepitoso di Rigoni. Il finale diventa incadescente e Pellissier al 90° si fa espellere per reiterate proteste all'indirizzo del guardalinee e dell'arbitro.

Il Milan rimanda ancora l'occasione per rimontare in classifica e continua ad allontanarsi dalle altre grandi: dopo la sosta serviranno parecchi punti per poter tornare almeno a ridosso della zona Europa League.