La stagione si chiude con un successo reso inutile dalla vittoria del Parma, che si qualifica alla prossima Europa League dopo sette anni. Il Milan apre e chiude la gara nel giro di 25’ poi si giocherella fino al novantesimo. Il Sassuolo, già salvo ed appagato, lascia la possibilità al Diavolo di sfogarsi sul campo per un’annata nata male e conclusa con dignità. Centrare l’Europa appariva impresa proibitiva vista la montagna da scalare e le tante squadre da superare. Un anno di purgatorio, ogni 16 anni, potrebbe servire per ricaricare le batterie e ritornare a ruggire in Italia ed in Europa.

Il Milan presenta la nuova maglia per la prossima stagione e Pazzini in attacco con Taarabt e Kakà alle sue spalle. I rossoneri hanno più stimoli del Sassuolo e già dopo 2’ passano in vantaggio grazie ad un fantastico tiro dai 20 metri di Muntari che sfrutta la mancata copertura a centrocampo degli emiliani e batte Pomini con l’aiuto del palo. Quinta rete in campionato, sesta stagionale, per il ghanese. Il Sassuolo al 9’ potrebbe subito pareggiare. Tutto nasce da un calcio di punizione battuto dal pokerista Berardi che trova in area di rigore Cannavaro bravissimo a sua volta nel servire, con una sponda di petto, il compagno di reparto Ariaudo che da due metri spara alto. Brivido a San Siro. Scampato il pericolo il Diavolo ricomincia a gestire la gara creando occasioni con i suoi attaccanti. Prima ci prova Pazzini con un bel tiro da fuori con parata bassa di Pomini. Poi tocca a Taarabt che però non centra lo specchio. Ed infine è il brasiliano Kakà a provarci con un tiro forte ed angolato ma il numero 1 neroverde è super. Al 21esimo gol annullato al Milan: Pazzini si ritrova la palla tra i piedi, dopo un tiro deviato di Rami, si libera di Cannavaro e mette la palla in rete ma è tutto inutile. Posizione irregolare del Pazzo. Il raddoppio è nell’aria ed arriva puntualmente al 27’. Calcio di punizione dal limite per un fallo su Kakà. Il tiro di Nigel De Jong viene deviato da Zaza e spiazza Pomini. 2-0 per il Diavolo. Il secondo gol in campionato dopo quello decisivo nel derby. Per il Sassuolo è una passerella per il Milan l’ultima possibilità di tentare la qualificazione europea. Per questo la gara resta un monologo rossonero con i ragazzi di Di Francesco che si svegliano ad inizio ripresa creando pericoli dalle parti di Abbiati con Berardi e Cibsah, convocato dal ct del Ghana per i Mondiali. Il Milan si sbilancia alla ricerca del terzo gol, che potrebbe tornare utile per la differenza reti in caso di arrivo a pari punti con Torino e Parma, ed il Sassuolo in contropiede con Zaza al 54’ ha una grande occasione. Straordinario però il recupero di Rami che salva tutto. Al 58’ entra il faraone che torna in campo a San Siro. E dopo due minuti El Shaarawy è subito pericoloso con una grande giocata partendo da sinistra ma ancora una volta l’estremo difensore emiliano è decisivo con il suo intervento. La partita non cambia neanche quando Mexes al 68’ viene espulso per doppia ammonizione e lascia i suoi in 10. Pazzini si costruisce un’altra buona occasione al 75’ ma non trova il gol. Entra anche Balotelli al posto di Kakà ma a dieci minuti dalla fine arriva il raddoppio del Parma a spegnere definitivamente le speranze di agganciare il sesto posto. La curva rossonera canta e regala cori a Seedrof, pronto ai saluti dopo 35 punti nel girone di ritorno. Il protagonista diventa il geniale arbitro Paolo Valeri, che da anni dà spettacolo sui campi di serie A. Prima espelle Cannavaro all’85esimo e poi fischia un rigore inesistente al Sassuolo al 90’ buttando fuori De Sciglio per fallo da ultimo uomo. Zaza dal dischetto non sbaglia. 2-1. Vittoria inutile. Il Milan resta fuori dalle coppe dopo 16 anni. Cala il sipario sulla stagione rossonera e sui suoi protagonisti. Da domani si guarda al futuro.

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