L’Inter si è aggiudicata la 24ª edizione del Trofeo Luigi Berlusconi davanti ad una manciata di spettatori, circa 15mila. A decidere il match, giocato a ottobre per celebrare l’Expo e con Balotelli a fare da spettatore, è il gol di Kondogbia che stende il Milan, che rimane nel suo pentolone asettico, per 1-0. Tante seconde linee in campo per i neroazzurri soprattutto nel secondo tempo. Mancini non ha convocato tutti i giocatori dell'ultima sfida di campionato con la Juve. Proprio sotto gli occhi di Silvio Berlusconi, il Milan viene colpito da svariate avversità e mostra sempre gli stessi difetti. Sfortunati i rossoneri che oltre ad aver perso il match, hanno perso anche Andrea Bertolacci per infortunio.

E' un Milan in chiara crisi d’identità, in ogni sua componente (tecnica e societaria): nemmeno 45’ contro la giovane Inter sono stati sufficienti al Milan per vincere il derby di metà ottobre. Il periodo negativo non sembra voler passare per i rossoneri, anche in amichevole sono costretti ad alzare bandiera bianca. Il problema è sempre lo stesso: l’assenza di gioco per dominare la scena: quella che si è visto ieri sera a San Siro nel Trofeo Berlusconi è una squadra senz’anima e senza gioco, ancora una volta la manovra rossonera è stata farraginosa e confusa, mentre i giocatori di Mihajlovic sono apparsi piuttosto spaesati. Ormai le certezze sono sempre meno perchè chi scende in campo fa sempre enorme fatica, solo nel finale contro un'Inter imbottita di Primavera si è vista una minima reazione d'orgoglio, ma frutto del caso.

In casa Milan piove sul bagnato, oltre ai danni dei giorni scorsi si è aggiunto, come vi abbiamo anticipato, l'infortunio di Andrea Bertolacci e la cattiva tradizione di subire almeno un gol a partita. Il peggiore in campo è stato Philippe Mexes, uno dei più attesi: il centrale francese è sembrato in ritardo di condizione e per questo motivo per ora non può essere lui il compagno di reparto giusto di Alessio Romagnoli al centro della retroguardia milanista. La panchina di Sinisa Mihajlovic non è propriamente salda, anzi comincia a vacillare parecchio. Nelle prossime due gare casalinghe contro Sassuolo e Chievo il tecnico serbo non può fallire. Il patron Berlusconi si attendeva una vittoria dai suoi nel trofeo intitolato a suo padre, ma ieri sera era visibilmente infastidito dalla prestazione del suo Milan nel derby contro l’Inter; il presidente rossonero ha pure disertato la premiazione della formazione nerazzurra a fine gara. "Chi perde deve tacere", ha spifferato alla fine, ma la mimica del viso durante il derby ha lasciato ben intendere la delusione per la sconfitta. Una volta si diceva che chi vinceva il Trofeo Berlusconi non avrebbe vinto il campionato. Ecco, l’Inter comunque è ancora in corsa, mentre già ad ottobre è difficile immaginare un Milan in vetta.

Il Milan è alla ricerca di una svolta che però non sembra mai arrivare .In fondo, non può piovere per sempre. Prima o poi, il sole tornerà a splendere anche per la squadra rossonera, perché è impossibile fare peggio di cosi.