Chi si attendeva delle novità importanti dal classico pranzo del Lunedì ad Arcore tra Silvio Berlusconi, i figli e i manager di Fininvest è probabilmente rimasto deluso. Le posizioni sono ormai conosciute da tutti, la holding e i figli premono per la cessione del Milan, il presidente non sembra ancora essere convinto, nonostante le rassicurazioni arrivate dalla cordata cinese rappresentata da Sal Galatioto e Nicholas Gancikoff.

La scadenza dell'esclusiva, fissata per il 15 Giugno, si avvicina e quello sarà il vero momento della verità. Intanto, però, inizia a circolare la voce di un incontro chiesto e ottenuto dai cinesi direttamente a Milano fissato per Lunedì prossimo. Duplice la lettura di questa notizia, se dovesse essere confermata nei prossimi giorni: i cinesi arrivano a Milano solo per firmare i documenti che metteranno fine all'era di Berlusconi proprietario di maggioranza del Milan e apriranno la strada ad un piano di investimenti corposi che gli imprenditori di Pechino hanno fatto vedere nero su bianco al presidente del Milan; oppure si tratta dell'ultimo estremo tentativo per convincere Berlusconi a passare la mano parlandogli direttamente, in un faccia a faccia e non attraverso intermediari e mediatori che pure si sono spesi molto in queste settimane difficili, tra battutine di Berlusconi e continui paletti imposti per la vendita del club rossonero.

Silvio Berlusconi, corrieredellosport.it
Silvio Berlusconi, corrieredellosport.it

In ogni caso per avere in mano qualche cosa di concreto e ufficiale si dovrà attendere il prossimo 15 Giugno come da accordi presi, scritti e stipulati fra le due parti in causa. Di sicuro in quel momento si imboccherà una via precisa da cui non si potrà tornare indietro. I cinesi sembrano conservare ancora una certa dose di ottimismo, convinti della bontà e della solidità del piano presentato a Fininvest e a Berlusconi. GalatiotoGancikoff intanto si sono lasciati sfuggire una breve frase, riportata dal Corriere della Sera, che riassume benissimo tutta questa vicenda: "E' la trattativa più difficile della nosgtra vita."