Siamo alla vigilia di Milan-Inter: una sfida decisiva per le ambizioni dei rossoneri, che non vogliono perdere di vista la Juventus e la Roma, ma anche per le speranze di rilancio di nerazzurri che vogliono riavvicinarsi al gruppo di testa.

Il tecnico del Milan, Vincenzo Montella, è intervenuto nella consueta conferenza stampa. Preferisce non scoprire le sue carte: "Non vi dico come ho visto la squadra. Credo sia una partita assolutamente difficile al di là che sia un derby. Non può essere sottovalutata da nessuno di noi. Non mi dà fastidio che si possa essere additati come favoriti, qualora i calciatori non ci credano. Affrontiamo un avversario di grandissimo valore e che nel loro percorso recente hanno dimostrato che quando riconoscono una partita importante hanno fatto una grandissima partita sia contro la prima che la seconda in classifica. Sono certo che troveremo un avversario che darà il 100% anche come spirito. Non è decisiva per nessuno. Sicuramente è fondamentale per noi. Vogliamo continuare a toglierci delle soddisfazioni insieme ai nostri tifosi, che ci hanno dato credito anche nei momenti di difficoltà. Li ho sempre sentiti molto vicino".

Su che partita si aspetta domani sera: "Di solito le partite di maggior tensione nella prima parte possono essere un po' bloccate tatticamente ha affermato l'allenatore rossonero- Ma non è detto sia così, posso aspettarmi un'Inter che parta forte anche per cercare convinzioni e certezze. Prima di una partita devi pensare a tutte le possibilità. Emozionato? Ero più smanioso nei giorni scorsi rispetto ad oggi. E' paradossale, ma forse perchè sono più concentrato. Nei giorni scorsi la vivevo più da tifoso, oggi forse più da professionista".

E ancora sul derby: "L'attesa è diversa rispetto a quello che ho sentito da calciatore. E' anche vero che ho poco contatto con la gente. Nell'avvicinamento alla partita mi sembra un po' diverso. Nelle settimane scorse pensavo che per alzare il livello di entrambe le squadre bisogna alzare la competitività di entrambe le squadre. Mi auguro che l'Inter possa crescere così che il Milan possa farlo ancora di più. Sarebbe bello per Milano e per me che sono l'allenatore. Mi piacerebbe che il Milan arrivasse primo e l'Inter seconda in futuro. Parlare di ipotesi lo trovo poco produttivo. Mi piacerebbe che questa domanda me la facessi domani e mi piacerebbe poter rispondere domani sera".

Alessio Romagnoli, uscito malconcio dal campo in occasione del match con la Nazionale, quasi sicuramente non sarà della partita: "Pochissime speranze per Romagnoli, non possiamo rischiare un calciatore per dei mesi. Aspetto tecnico-tattico? Nei derby credo che conti meno che in altre partite. Ero anche io allo stadio, stavo per fare invasione. L'ho notato anche io. Vi racconto un aneddoto che è successo anche a me in una partita con la Nazionale. Ebbi lo stesso problema anche io e la settimana dopo ebbi il derby. Quando si gioca non ci pensi, a maggior ragione se sei giovane. Romagnoli lo perdoniamo".

Se il giovane difensore non dovesse farcela, chi prenderà il suo posto? Zapata: "Sta crescendo di condizione e si allena regolarmente da qualche settimana. Non può garantire 95 minuti, ma a volte l'esperienza ti fa sopperire alla mancanza di condizione fisica. Se ho già scelto? Sì (ride, ndr), però non te lo dico. L'ultimo allenamento è domani mattina" Gomez: "E' tornato bene, ieri si è allenato e ha fatto tutto l'allenamento. Ha recuperato. Sicuramente deve controllarsi un po' di più rispetto a quello che il ruolo richiede in Italia. Lo sta facendo con grande celerità seppur non sta giocando sempre. Se giocasse di più sarebbe più veloce il suo ambientamento, ma lui ha grande voglia e fame di imparare. E' sulla strada giusta".

Nelle ultime ore Jovetic è stato accostato al Milan: "Ci siamo trovati per caso in un ristorante, eravamo su due tavoli diversi. Siamo stati splendidamente insieme. E' cresciuto molto. Sono contento per dove è arrivato. Detto questo io sono l'allenatore del Milan, lui gioca nell'Inter e il mercato è lontanissimo. Non è il tempo di pensarci". Berlusconi sarà allo stadio?: "Non so se verrà, sarebbe un bellissimo regalo. Farebbe particolarmente piacere ai calciatori. Lo aspettiamo con grande piacere. Episodi quando ero calciatore? Quando giocavo io non c'era modo di vincere contro il Milan e non veniva quindi a congratularsi (sorride, ndr)".

Chiusura su Bacca: "Ha 30 anni e ha giocato una vita e ha segnato tantissimo. Non deve dimostrare nulla di più. Deve stare sereno Lapadula che smania per giocare. Per me è un dolce problema. Sono sereno perchè entrambi mi daranno ciò di cui ho bisogno. Sono molto sereno anche nella scelta che sarà"