Un Milan che vince ma non convince più di tanto. Ieri sera al Castellani di Empoli i rossoneri riescono a conquistare 3 punti essenziali per restare attaccati al treno dell'Europa che conta, ma le cose da migliorare sono tante, soprattutto nel reparto difensivo dove sbavature e tanti palloni persi in fase di impostazione hanno condizionato parte della prestazione.

Nel primo tempo gli ospiti scendono in campo con poca determinazione e convinzione. Troppi orrori in difesa: De sciglio è poco convincente, ed è infatti dalla sua zona di competenza che arriva il momentaneo pareggio dei biancocelesti. Questi ultimi pressano alto e chiudono molto bene tutti gli spazi, anche se quello che i toscano giocano nei primi 45' minuti non è un bel calcio a livello tecnico.

All'inizio del secondo tempo sono sempre gli uomini di Martusciello a fare la partita, ma poi la convinzione e la determinazione degli ospiti, unite alle migliori qualità tecniche escono alla distanza: prima Suso, che al 61' porta in vantaggio i rossoneri, poi lo strabiliante Jack Bonaventura con un'azione personale fa fuori tutta la difesa e condiziona lo sfortunato autorete di Costa che permette ai rossoneri di mettere in ghiaccio la sfida. Infine il 4-1 viene siglato dal convincente Gianluca Lapadula, che firma la prima doppietta stagionale in Serie A.

Insomma un Milan latitante in difesa, che soffre per tutta la partita gli attacchi di grande rapidità dell'Empoli, ma che riesce a respingerli grazie a un ottimo Gustavo Gomez: il difensore paraguaiano è sempre molto puntuale negli interventi; lì dietro è lui ad amministrare il gioco, fa fiatare poco Maccarrone ed è sempre pronto a rintuzzare gli attacchi degli uomini di Martusciello.

Ottima partita anche per Ignazio Abate, che regala a Suso l'assist per il gol dello spagnolo: l'esterno italiano sulla destra spinge e difende in maniera eccellente, arriva a sfiorare il gol nel primo tempo e può considerarsi un leader del reparto difensivo e un capitano a tutti gli effetti. A centrocampo si rivede un ottimo Kucka, che risulta determinante soprattutto in occasione del primo gol dei rossoneri: pressa molto ed ha una grinta spaventosa. Non benissimo Mario Pasalic, corpo estraneo nella mediana rossonera e che sembra molto lontano da una condizione fisica decente.

Nel reparto d'attacco il tridente funziona. Suso gioca una partita straordinaria, è autore del 2-1 e crea delle costanti difficoltà all'intera difesa toscana che soffre le sue percussioni dalla sinistra; dalla parte opposta onnipresente l'ottimo Bonaventura, che nel primo tempo non si fa vedere molto, ma che nella ripresa risulta imprendibile grazie ai soliti dribbling e soliti piedi raffinati.

Chi fa però la differenza in fin dei conti è l'ex Pescara Gianluca Lapadula, bravo non solo per i due gol, ma soprattutto per le manovre e l'atteggiamento messo in campo: tiene alte le azioni del Milan e gioca molto bene di sponda, aiuta la squadra a salire nei momenti difficili di pressione dei toscani. Un giocatore con grande determinazione e con grande voglia di fare e di mettersi in mostra, coraggioso nei duelli fisici, con una cattiveria agonistica fuori dal comune.

Ieri sera le note positive non sono state molte, anche se c'è da migliorare molto ed è vero. Il Milan con Montella è diventato però una squadra che sa soffrire da grande squadra, ma che allo stesso tempo sa reagire e portare a casa risultati positivi: un Milan che magari non gioca un ottimo calcio, ma che continua a vincere. Parte del merito sarà anche della fortuna, ma i rossoneri soffrono e reagiscono, e ciò piace.