Il futuro del Milan non è ancora stato deciso. In ballo c'è un closing che porterebbe far passare il club rossonero da Fininvest a un fondo cinese di investitori. La data per la chiusura dell'operazione era il 13 dicembre, ma Sino Europe ha chiesto una proroga fino a febbraio. La causa? Il ritardo delle autorizzazioni necessarie per trasferire capitali dalla Cina all'Europa.

Nel vertice di ieri tra i manager di Fininvest e i rappresentanti di Sino-Europe Sports (erano presenti anche gli advisor finanziari di Rothschild e Lazard e quelli legali di Gianni Origoni Grippo Cappelli e Chiomenti) hanno parlato proprio di questa prologa: Come scrive il Giornale, la richiesta ufficiale non è ancora arrivata, ma è stata discussa. In cambio di questo rinvio, la cordata cinese ha già dato la disponibilità a versare un’ulteriore caparra di 100 milioni.

Inoltre ieri finalmente sono stati rivelati i nomi degli investitori che compongono la cordata a Fininvest (e solo a Fininvest, non pubblicamente ndr) e sono state date certezze sulla presenza dei soldi in Cina su un conto vincolato. Oltre 420 milioni pronta per essere versata nelle casse della holding milanese. Il quotidiano Leggo  afferma che la lista dei soci comprenderà sicuramente i nomi dell’uomo d’affari Yonghong Li e del fondo Haixia Capital, ma ce ne saranno altri due che finora sono rimasti nell’ombra. Negli ultimi giorni la Sine Europe è riuscita a completare il Fundrising, ovvero la raccolta dei capitali per acquistare il Milan, e che quindi la copertura finanziaria ci sia. Ma la richiesta autorizzativa era partita decisamente con grande anticipo, ma ad ogni modo l'iter burocratico non dovrebbe essere completato per il closing.

Per la cordata cinese il proprio riferimento italiano, il prossimo a.d. del club Marco Fassone, continua a lavorare in maniera veloce e non è da escludere che la data del closing sia quella fissata al 13 dicembre, ovvero il giorno della convocazione ufficiale del consiglio d’amministrazione Fininvest. Ma la cosa più probabile, però, e che ci sarà la richiesta di una proroga di 30-45 giorni, con un secondo versamento della tranche da cento milioni già depositata in una banca europea.

Nel caso in cui ci fosse la  proroga, gli scenari sarebbero due: il Milan sposta anche l'assemblea dei soci nel 2017, così da accettare l'entrata in cda dei rappresentanti cinesi, oppure decide di mantenere la data del 13 in modo da votare l'ingresso in cda degli impre ma accettando il tutto una volta concluso il closing. In questo caso non verrebbe convocata una seconda assemblea nel 2017.

Per Tuttosport saranno decisivi i prossimi quattro giorni: Fininvest, entro il sei dicembre vorrà delle certezze dalla Sino Europe, per il pagamento di ulteriori 100 milioni di euro di caparra  (che verrà versata in tempi rapidi). Con la sicurezza di garanzie da parte del consorzio cinese, la holding di Silvio Berlusconi potrà essere sicura della saldezza della cordata e potrà far slittare il closing senza sofferenze.