Altra vittoria e altri 3 punti importanti per rimanere al passo di Roma e Juventus, per il Milan. Come sempre c'è ancora molto da migliorare, dalle manovre che devono essere velocizzate ai buchi difensivi, onnipresenti. Nel primo tempo sono i rossoneri a fare la partita e ad amministrare il gioco contro un Crotone a viso aperto e sempre pronto a ripartire. Da una ribaltamento a sorpresa arriva il vantaggio dei calabresi, con Falcinelli che viene dimenticato da De Sciglio e batte Donnarumma. Una sponda di Paletta ispira il pari di Pasalic e il diavolo agguanta il pari prima della pausa.

Nel secondo tempo è sempre il Milan a gestire ritmi e gara, ma non riesce mai ad incidere veramente e quando il pareggio sembra una sentenza, il solito Lapadula, con un tiro goffo, beffa Cordaz e fa gioire San Siro.

Un Milan dunque che crea, che è sempre propositivo ma che non riesce mai a concludere e a pungere in maniera decisa. Soffre molto le accelerazioni del Crotone, bravo a sfruttare soprattutto gli esterni, ma resiste grazie ad un ottimo Paletta: il difensore argentino è sempre puntuale e attento sugli attacchi dei pitagorici, imposta le azioni, lancia molto ed è decisivo con la spizzata per il primo gol dei rossoneri.

Non si può dire la stessa cosa di Mattia De Sciglio, l'esterno del Milan non sta attraversando un buon periodo, commette molti errori sia in fase offensiva che in fase difensiva. I cross, per lui, stanno diventando un problema, e nel primo tempo si dimentica Falcinelli in occasione del gol. A centrocampo gioca un'ottima partita Mario Pasalic:  il croato, classe 1995, è autore del pareggio rossonero e sigla il suo primo gol in Serie A, è sempre presente nelle manovre rossonere, gioca con ottima personalità a differenza di quanto mostrato a Empoli, facendo della tecnica una delle sue migliori doti. Molto male invece Sosa, impiegato per supplire all'assenza di Bonaventura, ma che non è assolutamente ai livelli del centrocampista azzurro. Corpo estraneo, sbaglia molto soprattutto palla al piede, perde palloni sanguinosi e mostra poca personalità.

Nel reparto offensivo, Suso gioca una buona partita: lo spagnolo si contraddistingue nell'uno contro uno, non è eccellente come altre volte, ma si fa vedere spesso partecipando alle azioni offensive del Milan. Flop di questa partita è il francese M'Baye Niang: non riesce a spaccare la sfida con la sua fisicità e "regala" a Rosi una giornata tranquilla. All'uscita dal campo arrivano i fischi, complice anche l'errore dal dischetto. Infine, Gianluca Lapadula. Onnipresente, decide ancora l'esito della partita. L'attaccante torinese è il principale pericolo per la difesa calabrese, in avvio di ripresa sbaglia un gol già fatto, bloccando la palla diretta in porta con il suo stesso braccio, ma alla fine è lui l'autore del gol vittoria: trova un rimpallo fortunato e col piede debole batte Cordaz. Si batte sempre su ogni pallone, è l'unico a crederci in ogni occasione, infatti si procura il rigore del possibile 2-1 a inizio ripresa. All'uscita, inevitabile la standing ovation. 

Un Milan che dunque vince un'altra partita, che a tratti gioca male, ma che è sempre in equilibrio, come le altre volte soffre e reagisce da grande squadra. Non incanta, ma mette sul piatto cuore e spirito di sacrificio. Si aspetta adesso la trasferta a Roma per nobilitare la classifica e difendere la seconda posizione. Con la certezza che la squadra di Montella quest'anno abbia qualcosa di speciale.