Nonostante la sconfitta, patita a domicilio (0-1) contro la Sampdoria, il tecnico rossonero Vincenzo Montella può trovare il modo di sorridere. L'attaccante spagnolo Gerard Deulofeu, acquistato dall'Everton nella sessione di calciomercato appena conclusa per sostituire il partente Niang, è risultato essere il migliore in campo tra le fila del Milan. Alla sua seconda presenza in campionato con i colori rossoneri cuciti addosso (aveva debuttato ad Udine subentrando all'infortunato Bonaventura e giocando per un'ora abbondante), il furetto nativo di Riudarenes si è disimpegnato discretamente bene sul terreno di gioco, sciorinando una prestazione sufficiente e di gran cuore. Inserito da Montella nel tridente d'attacco a fianco di Suso e Bacca, lo spagnolo ha disputato una buona gara, sia da punto di vista della corsa che sotto il profilo tattico. Tanta voglia, ma poca incisività in zona d'attacco, soprattutto negli ultimi sedici metri.

L'ex canterano ha mostrato, nella sua prima performance al "Meazza", buone qualità di palleggio ed una buona pericolosità nell'uno contro uno. Poteva arrivare anche il gol, se solo la conclusione di destro nel corso del secondo tempo non fosse stata respinta beffardamente dal palo, con il portiere ospite Viviano irrimediabilmente battuto. Delusione forte, che il neo milanista ha rimarcato anche nell'immediato dopo gara, in mixed zone: "Dobbiamo dimenticare in fretta la partita di oggi, e pensare al match di mercoledì. Peccato per il palo che non mi ha consentito di segnare il primo gol con la maglia del Milan. E' andata male. Io comunque mi trovo bene qui, darò il 100%".

Quattro tiri scoccati da Deulofeu verso la porta avversaria, solo uno diretto nello specchio della porta, e come detto, respinto dal palo. L'unico aspetto da migliorare, su cui il trainer rossonero dovrà lavorare, è il troppo legame che lega lo spagnolo alla palla: spesso tende nel prolungare il possesso della sfera, invece di servire il compagno maggiormente smarcato. Dettagli, sottili piccolezze che andranno via con il lavoro quotidiano e certosino a cui Montella ed il suo staff sottoporranno il talento ex Everton. Un diamante da sgrezzare, un gioiello su cui puntare per tentare di riportare il Milan su degni livelli.