Imperativo ripartire, anche se l'avversario in questo momento è scomodo, in fiducia e ancora in lotta per un obiettivo concreto. Il Milan di Montella si prepara ad affrontare il Crotone di Nicola in uno stadio che sarà caldissimo e pronto a spingere i calabresi verso un'altra impresa come quella fatta contro l'Inter poche settimane fa. Una gara che deve essere scolpita nelle menti dei giocatori rossoneri: se si sbaglia l'approccio a Crotone si rischia di pagare un prezzo altissimo.

Vincenzo Montella sembra essere consapevole di tutti questi elementi e in conferenza cerca di avvisare il Milan su quello che si troverà di fronte allo Scida: "Sarà un campo caldo, affronteremo una squadra organizzata. Nicola ha fatto un lavoro straordinario, vi anticipo che sarà votato da me come allenatore dell'anno a prescindere da queste ultime partite in cui hanno fatto punti. E' una partita importantissima domani, sia per noi che per loro. La sconfitta con l'Empoli è stata difficile da accettare, anche per quello che abbiamo fatto vedere in campo. Il nostro obiettivo, però, è entrare in Europa League."

Nonostante gli ultimi risultati altalenanti, Montella difende la crescita della squadra: " Io credo che questa squadra sia partita da un punto di vista di sfiducia, anche a livello ambientale oltre che singolarmente. Abbiamo creato una mentalità, abbiamo creato un gruppo. Il Milan con i suoi pregi e i suoi difetti credo sia una squadra piacevole da vedere. Le aspettative sono maggiori, però i tifosi vedono che c'è un'anima e un gruppo. Proprio per tutto questo motivo la squadra deve fare un ulteriore sforzo per mettere un timbro a questa stagione."

Montella dice la sua anche sulla situazione di De Sciglio: " Credo che un calciatore debba accettare dei fischi qualora vengano dimostrati con civiltà al campo. Uno spettatore ha tutto il diritto di manifestare il proprio disappunto. Ci sta che un allenatore e un giocatore vengano fischiati, stavamo perdendo con l'Empoli. De Sciglio è un patrimonio del Milan, lui ha la forza per reagire e far cambiare queste opinioni attuali. Personalmente sono stato fischiato e poi osannato a Roma e viceversa." Chiusura sulle tante voci di mercato di questi giorni: "Io penso che si stia parlando troppo di mercato e non è colpa di nessuno, nemmeno vostra che dovete fare il vostro mestiere. La società attraverso Fassone e Mirabelli ci ha detto di pensare a questo finale di stagione perchè è fondamentale arrivare in Europa."