Con l'ufficialità di Hakan Calhanoglu e la definizione dell'affare Andrea Conti, il Milan arriverà a contare oltre 30 tesserati nella sua rosa. Tanti, troppi per essere gestiti con dovizia da Vincenzo Montella e dallo staff tecnico rossonero. Per questo, parallelamente alla scoppiettante campagna acquisti, Marco Fassone e Massimiliano Mirabelli stanno lavorando intensamente anche sulle uscite.

Il primo a salutare Milanello è stato Andrea Poli, ceduto a titolo gratuito al Bologna della gloria milanista Roberto Donadoni. Con il centrocampista ex Samp, hanno abbandonato la nave rossonera anche i vari Honda, Pasalic e Deulofeu ma senza che le casse del Diavolo venissero in qualche modo rimpolpate. Dunque, per continuare a spendere è necessario che arrivi anche qualche milione dal mercato in uscita, al momento bloccato con le quattro frecce.
I più vicini alla cessione continuano ad essere Lapadula, - che intanto stamane è stato il primo a presentarsi per i test fisici a Milanello - Paletta e Vangioni. Mentre il centrale si è promesso al Torino di Mihajlovic, per l'esterno argentino si fa sempre più concreta l'ipotesi di un ritorno al River Plate, club che lo aveva perso a vantaggio del Milan nella scorsa estate. Sul piede di partenza anche Gabriel - vicino all'ennesimo prestito - e il giovanissimo Plizzari, anch'egli in prestito - alla Ternana - per acquisire esperienza. 
Capitolo a parte merita Mattia De Sciglio, promesso sposo della Juventus che però al momento non sembra intenzionata a fare follie. De Sciglio ha il contratto in scadenza nel 2018 e la sua volontà è quella di vestirsi di bianconero. Con la Juve c'è già un accordo di massima, ma il Milan non è intenzionato a fare sconti. De Sciglio andrà via solo a fronte di un offerta ritenuta congrua.

Mattia De Sciglio, potrebbe prendere il posto di Dani Alves nella Juventus del prossimo anno. Fonte foto: Getty Images Europe.
Mattia De Sciglio, potrebbe prendere il posto di Dani Alves nella Juventus del prossimo anno. Fonte foto: Getty Images Europe.

A centrocampo invece, in attesa del regista che possa dare un nuovo volto al reparto, gli esuberi sono molti. Il primo della lista è Andrea Bertolacci, sfortunato protagonista delle ultime due stagioni del Diavolo. Tormentato da critiche ed infortuni, Bertolacci potrebbe essere inserito come contropartita tecnica per Kalinic o Badelj. La Fiorentina infatti, sta facendo più di un pensiero sulla mezz'ala classe 91', desiderosa più che mai di rilanciarsi altrove. 
Prossimi all'addio potrebbero essere anche José Sosa e Juraj Kucka. Il primo, in scadenza di contratto nel 2018, continua a rifiutare offerte provenienti dalla Turchia. Il secondo, più funzionale per il gioco di Montella, potrebbe restare in rosa anche se le offerte non mancano.

In avanti infine, detto della situazione Lapadula - promesso sposo del Genoa quando Simeone lascerà la Lanterna - i casi più spinosi sono quelli riguardanti Bacca e Niang. Il primo non ha richieste e attende solo il Siviglia - impegnato nell'acquisizione di Muriel. Il secondo, dopo il ritorno dal Watford e il mancato accordo con l'Everton, si trova in attesa di un collocamento. Montella infatti, nel corso della passata stagione era stato chiarissimo con Mbaye, mandato via a gennaio proprio su richiesta dell'allenatore campano.
Dunque, non solo colpi in entrata. Il vero capolavoro della coppia Fassone - Mirabelli, sarà quello di riuscire a piazzare tutti o quasi gli esuberi ereditati dalla cattiva gestione del vecchio Milan.