Il Milan di Gattuso è pronto a tornare al lavoro sul campo per preparare il ritorno in campionato, ma in questo momento la parte sportiva è ancora una volta in secondo piano in casa rossonera. Non la prima volta da quando lo scorso aprile il club è passato da Silvio Berlusconi a Yonghong Li. Il terreno di scontro riguarda la provenienza dei fondi, prestito di Elliott a parte, con cui l'imprenditore cinese è riuscito a versare le famose caparre in grado di rinviare il closing in attesa di raccogliere tutta la somma necessaria a completare l'operazione. 

Il quotidiano La Stampa di Torino ha parlato di un'indagine in corso da parte della Procura di Milano che ipotizza l'ipotesi di riciclaggio di denaro. In pratica, secondo La Stampa, i soldi usati per acquistare il Milan sarebbero fondi off shore fatti rientrare in Italia attraverso questa operazione finanziaria. Il giornale torinese insiste su questa sua versione, citando due fonti distinte, nonostante sia arrivata la smentita del Procuratore capo della Repubblica di Milan Francesco Greco sulla questione. Il Milan non è rimasto a guardare e secondo le indiscrezioni sarebbe pronto a passare per le vie legali, querelando tanto il giornalista autore degli articoli in questione, quanto il quotidiano che li ha pubblicati sulle proprie pagine. La Stampa, quindi, è il grande accusatore da una parte, dall'altra c'è anche chi prova a difendere i rossoneri.

Si tratta nello specifico de Il Giornale. In un suo articolo, il quotidiano milanese cerca di smontare completamente il castello di accuse dei colleghi citando e riportando alcuni passaggi delle carte che sarebbero nelle mani della magistratura relative all'operazione tra Silvio Berlusconi e Yonghong Li. Carte in cui gli organi di controllo italiani su questo tipo di operazione, Fininvest e gli advisor delle due parti coinvolte in questo affare affermano di non avere alcun tipo di sospetto. I fondi usati, si legge, sono tutti perfettamente tracciabili nel loro percorso e riconducibili a enti o persone fisicamente esistenti e anche loro perfettamente riconoscibili. Insomma, il Milan non sembra davvero poter trovare tranquillità nemmeno in questo inizio di 2018. La sensazione, comunque, è che questa storia potrebbe non finire a breve.