La pausa, finalmente, è terminata. Nel freddo di gennaio, tornano a scaldarsi gli stadi italiani, torna in campo la Serie A! Senza anticipi, sono ben nove le gare che ci accompagneranno in questa domenica: smaltito il blocco delle 15, tocca al Milan di Rino Gattuso scendere in campo, in quel della Sardegna Arena, per affrontare il Cagliari.

Sardi che arrivano dalla sconfitta, al termine di una gara combattuta e ricca di polemiche, contro la Juventus. Gara decisa dalla rete di Bernardeschi, ma caratterizzata, soprattutto nell’immediato post, dalle polemiche per un fallo di mano in area dello stesso talento azzurro, non ravvisato né da Calvarese né dal VAR. Alla fine, però, quello che rimane sono i tre punti in mano ai bianconeri.

Diego Lopez, subentrato a Rastelli dopo cinque sconfitte consecutive, ha dovuto affrontare un momento non facile, dopo aver vinto tre delle prime quattro contro Benevento, Verona ed Udinese. A cavallo tra fine novembre e fine dicembre, infatti, sono arrivate sei partite, cinque in campionato ed una in Coppa Italia, senza vittoria: solo due pari a fronte di quattro sconfitte, l’1-2 ottenuto in casa dell’Atalanta è stato una manna dal cielo per spezzare la maledizione. Alla Sardegna Arena, la vittoria manca dal cinque novembre, un 2-1 inflitto al Verona, e dopo la sosta la volontà dei sardi è quella di invertire l’andazzo per allontanarsi dalla zona pericolosa della classifica.

Gli unici assenti in distinta saranno Joao Pedro, squalificato, e Miangue, che ha accusato una contusione alla coscia e probabilmente rientrerà in gruppo in settimana. Lopez sembrerebbe quindi orientato a schierare un 3-4-1-2 con Cragno (attenzione a Rafael) tra i pali, Romagna, Ceppitelli ed uno tra Pisacane ed Andreolli in difesa. In mezzo, Faragò dovrebbe essere confermato come esterno di destra, con Padoin da opposto. Il metronomo nel mezzo è Cigarini, al centro di due mezzali dinamiche come Barella e Ionita. Davanti, a supporto del centravanti Pavoletti dovrebbe esserci Marco Sau.

Cagliari (3-4-1-2): Cragno; Romagna, Ceppitelli, Pisacane; Faragò, Barella, Cigarini, Ionita, Padoin; Sau, Pavoletti. All. Lopez

Dall’altra parte, invece, quello che arriva in Sardegna è un Milan alla ricerca della quadratura giusta. Dopo il derby di Coppa, vinto ai supplementari, per i rossoneri sono arrivati il pari di Firenze e l’importante vittoria interna, con brivido finale, sul Crotone. 1-0 molto più utile per il morale che per le statistiche, con i rossoneri a cercare continuità per affrontare la fase più calda della stagione. In campionato il Milan occupa l’undicesimo spot, ma con altre tre squadre (Torino, Fiorentina, Udinese) e altre due (Atalanta e Sampdoria) ad un passo, a soli due punti che vorrebbero dire qualificazione in Europa League.

Dunque, non tutte le speranze di salvare, almeno parzialmente, la stagione sono esaurite: la sosta è servita a Gattuso per lavorare sui suoi concetti di calcio, per migliorare l’identità di squadra e l’affiatamento. Di fatti, dalla Sardegna Arena parte un tour de force non indifferente: tra la partita con la Lazio nel prossimo turno di Serie A, il doppio turno (sempre contro i biancocelesti) di semifinali di Coppa Italia, le delicate sfide contro Sampdoria e Roma e lo scontro di Europa League contro il Ludogorets, il Milan scenderà in campo nove volte nel giro di un mese.

Conti, sulla via del recupero ma ancora lontano dal rientro, Storari e Mauri sono gli indisponibili per Gennaro Gattuso, che dovrà avere invece tutti i titolari del suo 4-3-3: si continua con questo modulo, ma i ballottaggi sono tanti. IN difesa, uno tra Calabria ed Abate riempirà la fascia di destra, con Bonucci e Romagnoli a proteggere Donnarumma, mentre Rodriguez sarà l’altro terzino. In mezzo, conferma per Biglia in cabina di regia, con Kessié e Bonaventura da mezzali. Davanti, Calhanoglu si gioca la maglia da titolare col solito Borini, mentre per il posto da centravanti è balottaggio strettissimo tra Kalinic (forse leggermente favorito), André Silva e Cutrone. Unico sicuro del posto, invece, Suso a destra.