Dal Milan al Napoli, passando per il Carpi e per la storica promozione in A con Giuntoli e Castori. Qualche mese dopo, Gabriel, tutto si sarebbe aspettato fuorché di esordire in Serie A contro la squadra proprietaria del suo cartellino. Già, dopo la buona prestazione in quel di Varsavia, dove Reina è stato tenuto a riposo in maniera precauzionale, lo spagnolo resta ancora in dubbio per la sfida di domani sera ed inevitabilmente tutti i riflettori si spostano sul giovane estremo difensore verdeoro.

Ai microfoni di Mediaset Premium, l'ex portiere del Carpi ha parlato della vittoria di giovedì in Polonia e delle sensazioni in vista della sfida di domani, che sarà il secondo banco di prova in esterna per i partenopei: "A Varsavia siamo riusciti a giocare bene in uno stadio caldo ed in un ambiente difficile, la cosa più importante era conquistare i tre punti e la qualificazione prima possibile. Se giocherò a San Siro? Lo valuteremo col mister, voglio solo lavorare e restare coi piedi per terra. So chi è Reina e conosco la sua importanza, cercherò però di farmi trovare sempre pronto".

Dai risultati e dal futuro al campo, con il cambio modulo di Sarri che ha fatto svoltare la stagione del Napoli in positivo: "Secondo me non fa la differenza il modulo, ma piuttosto l'approccio della squadra alla partita, ora stiamo riuscendo ad esprimere in gara ciò che facciamo in allenamento. Le idee di Sarri? E' un grande allenatore, le sue idee sono diverse da ciò che ho vissuto nel calcio ma è stata una sorpresa gradita, è davvero bravissimo".

Riguardo al tabù trasferta in campionato (per ora tre gare, due punti) ed alle prime difficoltà avute contro le cosiddette piccole, Gabriel esprime il suo personalissimo parere: "A Milano la cosa più importante è cercare di fare il nostro gioco, al di là del tabù trasferta. Non è un discorso relativo alle piccole o alle grandi, il calcio non è matematica, ogni partita ha una storia a sè".

Dal Milan al Milan, dunque. Questo il suo ricordo dell'esperienza rossonera, nella quale era compagno di squadra di Donnarumma: "E' un club che ho sognato da piccolo e di quella esperienza ho solo ottimi ricordi. E' un grande amico ed una grandissima persona, gli auguro il meglio".

Infine, sul suo ruolo da secondo, il brasiliano confessa il suo rapporto con l'altro verdeoro, Rafael, ed il loro dualismo come vice-Reina: "Non è il discorso di prendere il posto di uno o di un altro, io lavoro dando il massimo e poi le decisioni le prenderà la società. Se resto? E' una decisione che prenderò a fine anno con molta calma, qui sto benissimo ma è presto per pensarci".