Una festa organizzata in fretta e furia. Pochi volti noti, prezzi stracciati per riempire uno stadio semi-vuoto, per attrarre un pubblico distante. Il Napoli festeggia 90 anni di storia, ma in città nessuno ha l'aria soddisfatta. Si respira un clima di tensione, normale dopo le ultime vicessitudini. Higuain sorride e sgambetta a Torino, la Napoli del calcio osserva tra rimpianti e paure. Sale la rabbia, aumentano gli interrogativi. Il rischio è di scendere nuovamente nell'anonimato della massima serie. Non basta l'approdo di Milik - giovane talento polacco - per rianimare la piazza. Il colpo Higuain è pesante, serve tempo. 

In pochi osservano il campo, eppure il campo questa sera torna a rivestire un ruolo primario, perché Sarri attende sul prato amico il Nizza, per un'amichevole importante in ottica campionato. La compagine francese è in una fase avanzata di preparazione e può quindi mettere alla frusta l'undici partenopeo. Il tecnico ha a disposizione quasi l'intera rosa, può quindi proporre un Napoli di alto profilo. Occasione ghiotta per Manolo Gabbiadini. L'eterno secondo può sovvertire le gerarchie, allontanare il fantasma di Icardi e prendersi Napoli. Con Milik in tribuna, spazio all'azzurro al centro dell'attacco. Frecce esterne Insigne e Callejon. 

In mediana, Allan e Hamsik - fresco di rinnovo, simbolo di Napoli - con Jorginho a gestire ritmi e manovra. A protezione di Rafael - Reina non è della partita - la consueta linea a quattro, con Albiol e Koulibaly al centro, e Hysaj e Ghoulam sull'esterno. 

Si avvicina nel frattempo Zielinski. Radio Kiss Kiss annuncia la conclusione dell'affare, manca ancora l'ufficialità. Si tratta sulla base di 18-20 milioni, cinque anni di contratto, invece, per il centrocampista, pronto a percepire 1,5 milioni a stagione. Operazione in dirittura d'arrivo, dopo le firme, assalto a Rog, secondo innesto designato per la zona nevralgica.