Finisce 4-2 l'anticipo serale della seconda giornata di campionato tra Napoli e Milan. Il Napoli, dopo tanta fatica, porta a casa la prima vittoria stagionale, frutto di un primo tempo in pieno controllo, nonostante un Milan nel primo quarto d'ora positivo, e di una ripresa in difetto, con i rossoneri bravi a riprendere per i capelli l'incontro. Nel finale, il Napoli torna ad imporre il proprio gioco e porta a casa tre punti importantissimi nel primo big-match dell'anno, dopo la battuta d'arresto contro il Pescara  alla prima giornata. Un Napoli trascinato dalle giocate di Dries Mertens, sempre più candidato al ruolo di "successore al trono" di Gonzalo Higuain. Per il Milan invece uno stop che cancella parzialmente le buone sensazioni della partita col Torino, preoccupanti alcune lacune caratteriali.

Milan che, come detto, nei primi quindici minuti aveva mostrato carattere e bel gioco, chiudendo tutti gli spazi ad un Napoli arrembante ma ancora leggermente confuso, e rendendosi pericolosissimo in contropiede. Come al minuto 7, quando Niang dalla sinistra mette dentro un pallone che Abate sul secondo palo dovrebbe solo spingere in rete, ma il suo piatto destro termina incredibilmente altissimo. La reazione del Napoli è volenterosa ma non ancora incisiva, il Milan chiude tutte le porte e sfiora ancora il vantaggio con una conclusione da lontano di Niang che, deviata, finisce sui piedi di Gomez, solo davanti a Reina: il pallone termina in rete ma l'arbitro, Paolo Valeri, aveva già fermato il gioco per un evidente offside. 

La risposta del Napoli però arriva, il gioco comincia ad essere più concreto, un Milik attivissimo inizia a creare problemi alla retroguardia rossonera, fino a quando Ghoulam dalla trequarti mette dentro per Mertens che, colpevolmente solo, taglia verso l'interno e punta Abate: controlla di sinistro, si accentra e scarica un destro a giro che colpisce in pieno il secondo palo: Milik arriva prima di tutti e nonostante il tap-in non perfetto porta in vantaggio il Napoli. Il Milan da questo momento va in difficoltà, nonostante provi a rispondere con il solito Niang che manda alto di testa un bel cross di Bonaventura, e pochi minuti dopo ancora Mertens punta un Abate in stato confusionale e piazza il solito destro a giro che trova uno strepitoso Donnarumma a negare il raddoppio. Raddoppio che però arriva inevitabilmente al 32' quando Milik su calcio d'angolo salta più in alto di tutti e mette dentro il gol del 2-0. Rossoneri che provano una tenue reazione, ma la velleitaria conclusione alle stelle di Suso al 36' è l'essenza di un Milan che dopo il vantaggio azzurro non ha più saputo creare gioco e occasioni.

Nel secondo tempo il Milan però ritrova quella verve con cui aveva iniziato il match, riaggiustando in quattro minuti una partita che sembrava star scivolando dalle mani della squadra di Montella. Al 51' una grande azione di Niang che, servito da Suso, penetra la difesa dalla sinistra, prende il tempo a Hysaj e da posizione defilata infila Reina con un gran diagonale, permette al Milan di accorciare le distanze, nonostante le polemiche per un presunto fallo di Bonaventura su Jorginho nell'impostazione dell'azione a centrocampo. Quattro minuti dopo è proprio Suso che raccoglie una respinta corta della difesa azzurra dal limite dell'area e scaglia un sinistro imprendibile alle spalle di Reina, portando il risultato sul 2-2. Tra questi due gol anche la sorprendente espulsione di Sarri che, ignaro delle motivazioni della decisione dell'arbitro (pare abbia soltanto detto "che cavolo fate"), è costretto ad accomodarsi in tribuna.

Dopo un attimo di sbandamento il Napoli riprende campo e ricomincia ad attaccare. Guadagnando numerosi calci d’angolo e creando pericoli alla retroguarda ospite, senza però riuscire a creare qualcosa di davvero importante, tra i migliori sempre Maertens e Milik. Sarri allora, via telefono, ordina le prime mosse, mandando a scaldare Insigne e Zielinski, con quest’ultimo che entra al posto di Allan al 72’. Dopo il pareggio però il Milan torna a farsi schiacciare da un Napoli nuovamente padrone del campo, fino alla logica conseguenza del 3-2 siglato da Callejon dopo l'ennesima azione personale di Mertens, che punta ancora l'avversario e impegna un miracoloso Donnarumma, che nulla può sulla ribattuta di Callejon.

Il Milan perde la testa, Kucka viene ammonito per un fallo sullo scatenato Mertens, dopodichè pensa bene di calciare via il pallone di inveire contro Valeri, che non può far altro che espellere il numero 33 rossonero, lasciando la squadra di Montella in 10. All'85' l'episodio che avrebbe forse potuto cambiare la partita: in una mischia in area di rigore Albiol colpisce il pallone prima col braccio destro e poi con il sinistro, il Milan protesta ma le immagini svelano un evidente colpo di Gomez al difensore azzurro, costretto ad uscire col volto gonfio. Perde la testa anche Niang nel finale, che ingenuamente disturba Reina intento al rinvio e prende il secondo giallo, lasciando il Milan in 9.

Nel finale arriva anche il quarto gol del Napoli con Insigne che, servito da Hamsik, si invola verso l'area di rigore e mette in mezzo per Callejon, anticipato da Romagnoli che spinge però il pallone nella propria porta, nonostante il tentativo di salvataggio disperato con la mano, punito da Valeri col giallo. 

Finisce 4-2 una partita combattutissima che ripaga gli appassionati di calcio dalla semi-soporifera sfida delle 18 tra Lazio e Juventus, anche a causa del caldo. Una partita che lascerà sicuramente strascichi polemici ma che ha visto un Napoli portare meritatamente a casa i tre punti.