Al San Paolo arriva la prima vittoria stagionale del Napoli di Maurizio Sarri, che trascinato da un super Dries Mertens passa in vantaggio (doppio) con Milik, salvo farsi rimontare ad inizio ripresa da Niang e dalla perla di Suso. Nel finale, però, complici le espulsioni di Kucka e di Niang, i partenopei dilagano e chiudono la partita con due gol di José Callejon. Andiamo ad analizzare tutte le prestazioni.

NAPOLI

José Reina 5,5 Poco impegnato nel primo tempo, si rende protagonista di un paio di uscite non estremamente sicure. Nel secondo tempo è colpevole sul gol di Niang, che gli sfila sotto al braccio, mentre non può niente sulla fucilata all'incrocio di Suso. Reagisce bene nell'ultima mezz'ora, con autorità e personalità sui cross che piovono dalla trequarti rossonera.

Elseid Hysaj 6 - Parte benissimo il terzino albanese, costantemente in spinta. Non solo corsa ma anche tanta qualità nel dialogo coi compagni. Mezzo voto in meno per l'ingenuità con cui lascia scappare Niang in occasione del primo gol del Milan, non riuscendo più a riagganciarlo. Comunque fornisce sempre uno sbocco importante per la manovra.

Raul Albiol 6 - Fa il suo, in coppia con Koulibaly riesce ad annullare totalmente Carlos Bacca, anche se in queste serate il colombiano tende ad annullarsi da solo. Sempre attento sulle palle alte e con la linea del fuorigioco, soffre un po' la pressione in fase di impostazione quando il Milan riesce a salire.
(89' Vlad Chiriches s.v.)

Kalidou Koulibaly 6,5 - Solidissimo come al solito il centrale di Sarri, che nonostante le turbolente voci di mercato del mese scorso si dimostra un gran difensore. Agile in copertura, solido in marcatura, perfetto nei tempi di gioco. Non rischia nulla in impostazione, smistando quasi sempre verso terzini e centrocampisti.

Faouzi Ghoulam 5,5 - L'algerino di origini francesi spinge a fiammate ma soffre abbastanza lo scatenato Suso: troppe distrazioni che per poco non gli costano caro. Il suo sinistro è sempre pericoloso quando va al cross, ma va troppo a corrente alternata per meritarsi la sufficienza.

Allan 6 - Ordinato, fa il solito lavoro di pulizia e raccordo con la difesa. Si vede poco palla al piede, ma in realtà cambia la partita nelle pieghe e nelle piccole cose. Lascia il campo dopo il settantesimo perché Sarri si sbilancia in attacco, ma oramai il brasiliano è una garanzia di "garra" unita a non poca qualità in mezzo al campo.
(72' Piotr Zielinski 6,5 - Entra, spacca subito la partita generando il terzo gol. Tanta corsa e qualità fino ai minuti di recupero. Il centrocampista che mancava a Sarri).

Jorginho 6,5 - Anche lui dà spessore al centrocampo, muovendosi ovunque per evitare lo schermo di Niang architettato da Montella. Motore sempre acceso in mezzo al campo, prezioso in aiuto ai terzini in fase di contenimento.

Marek Hamsik - Meno brillante del solito, porta poco avanti il pallone e (strano) sbaglia in almeno un paio di occasioni il passaggio decisivo. Sempre lui, ma meno lucido. Appannato, un po' spaesato, limita anche gli inserimenti. Da vedere se il problema è la condizione fisica (appesantita anche dal caldo di stasera) o un periodo di poca concentrazione.

José Callejon 7 - Grande partita dello spagnolo talismano di Sarri. Sempre in campo, sempre prezioso: corre per due, smista bene i palloni dalla destra e si rende utile accentrandosi a supporto. Nel finale, si fa trovare nel posto giusto al momento giusto per spezzare la partita e firmare la vittoria finale.

Arkadiusz Milik 6,5 - Bene, bene, bene. Un giocatore non si giudica da una partita, ma il primo confronto col Gabbiadini visto a Pescara pende tutto da parte polacca. Tocca poco palla soprattutto in fase iniziale, ma si sacrifica molto, lotta e gioca con la squadra. In occasione del primo gol è fortunato dal rimpallo e calcia male da due passi, ma batte comunque oltre Donnarumma. Per il raddoppio invece dà sfoggio della specialità della casa: stacco in anticipo sul primo palo, colpo di testa incrociato all'angolino. Probabilmente - è pur sempre alla seconda presenza in serie A - il Napoli ha trovato il centravanti che si inserisce al meglio nel suo sistema di gioco.

Dries Mertens 7,5 - Manca solo il gol. Per il resto, è semplicemente il migliore in campo: devastante ogni volta che gli arriva la palla, svaria e si muove ma riesce sempre a tirare dalla sua mattonella, col destro a giro. Da due suoi tiri hanno origine il primo ed il terzo gol, entrambi di rapina, ma in almeno altre due occasioni è un super Gigio Donnarumma a negargli la gioia con dei veri miracoli. Per il resto, corre, dialoga, occupa gli spazi e come se non bastasse "provoca" anche l'espulsione di Kucka. Una vera spina nel fianco per la difesa di Montella per tutti i settantasette minuti in campo. 
(77' Lorenzo Insigne 6 - Si guadagna la paga con lo scatto finale che propizia il gol di Callejon)

ALLENATORE: Maurizio Sarri 6 - Subisce all'inizio,  ma ha ragione nella scelta del centravanti: Milik fa doppietta. Bene anche la scelta dello scoppiettante Mertens col solito inestimabile Callejon. I suoi calano molto nel secondo tempo, ma anche qui l'ingresso di Zielinski è (quasi) decisivo, sicuramente azzeccato. Il suo Napoli gioca bene ed ha tanti ricambi, lui rimedia un espulsione e delle lamentele evitabili ("per gli arbitri è più facile espellere me che altri") ai microfoni del post-partita.

MILAN

Gianluigi Donnarumma 7 - D'accordo, incassa quattro gol, ma in tutti e quattro poteva poco e niente. Per il resto, pensare che sia un classe '99 fa quasi senso: due miracoli su Mertens, un altro paio di parate decisive e tanta personalità anche coi centrali che lo cercano spesso in disimpegno. Un futuro radioso a grandi livelli, ma anche un presente già solido.

Ignazio Abate 5,5 - Spinge tantissimo, praticamente fa l'ala a sostegno di Suso, aiutato parzialmente dalle coperture di Kucka. In difesa salva in un paio di occasioni in area piccola, ma Mertens lo cucina a fuoco lento trovando sempre lo spazio per la soluzione giusta. Poco aiutato dai raddoppi, ma se il suo marcatore diretto è il mattatore della serata non può essere esente da colpe.
(80' Davide Calabria 6 - Ottimo approccio nel finale, si butta in avanti provando a dare il contributo e partecipa anche con un bellissimo traversone per Niang)

Gustavo Gomez 5 - Bene in copertura, molto meno in fase di impostazione. Lento e compassato con la sfera, tenta un paio di volte l'uscita palla al piede senza risultati brillanti. Copre bene le scorribande di Milik e gli inserimenti dei centrali, facendo comunque vedere cose buone quando la palla la hanno gli avversari. Da migliorare senso tattico ed intesa con Romagnoli, ma può essere un mestierante onesto. Al momento, rimandato.

Alessandro Romagnoli 5,5 - Meglio del compagno di reparto, comincia ad essere il leader di cui Montella ha bisogno e che Mihajlovic ha visto a sprazzi. Bene negli anticipi, attento in chiusura ed in impostazione, ancora non perfetto nello gestire le situazioni complicate. Nel finale cerca la follia cacciando la palla di mano per evitare l'autogol. Sarebbe stato un rosso ed una squalifica per la prossima giornata che avrebbe messo in crisi Montella nelle scelte, ma per sua fortuna Callejon ribadisce in rete e l'ex-romanista se la cava con un cartellino giallo.

Mattia De Sciglio 5,5 - Il solito: dopo la prima annata da predestinato, si è un po' perso. Manca sempre in coraggio, sembra quasi svogliato in spinta, ma assicura un onesto contributo in fase difensiva. Terzino bloccato alla vecchia maniera, ha le potenzialità per fare meglio in ogni zona del campo, ma oramai il Milan lo sta aspettando da tanto tempo.

Juraj Kucka 4 - Serata da incubo. Da cancellare immediatamente. Nervoso, corre tanto a vuoto, insegue sempre gli avversari e sembra non trovarsi mai al posto giusto. Si perde Milik che gli salta in faccia per il secondo gol, sembra riprendersi sacrificandosi a coprire le discese di Abate, ma dopo il fallo su Mertens perde completamente la testa e rimedia una sciocca espulsione che condanna la partita dei suoi. Rischia la stangata dal giudice sportivo per ingiurie, ma una grande squadra (ammesso che il Milan sia ancora tale) non può permettersi certi episodi con la partita in bilico. Unico gravemente insufficiente in un Milan discontinuo ma tutto sommato buono. Disastroso.

Riccardo Montolivo 6 - Onesto nel suo ruolo, non ha paura di gestire la palla anche quando scotta, ma a volte paga con errori piuttosto banali. In compenso non fa mancare filtranti e cambi di gioco di pregevole fattura, unendo anche un buon lavoro da schermo difensivo. Sempre criticato, per essere davvero un fattore gli manca un tempo di gioco in meno e più attenzione lungo i novanta minuti, ma i problemi più urgenti per i rossoneri sono da ricercare altrove.

Giacomo Bonaventura 5 - Una delle rare prove incolori con la maglia del Milan. Manca il suo solito spunto in mezzo al campo, c'è la solita corsa ma meno concentrata e razionale. Gioca meno palloni e senza particolari zampate o inserimenti decisivi. Da rivedere, ma è una pausa che i tifosi rossoneri gli concederanno dopo le tante prove convincenti dello scorso anno.

Suso 6,5 - Con Donnarumma, il migliore dei suoi. Corre ovunque, non sciupa un pallone, con ottima tecnica trova sempre l'uomo giusto. Si propone in avanti e si sacrifica accanto ad abate per provare ad arginare il tarantolato Mertens. Torna da Genova rinfrancato e in fiducia, e fa vedere tutto il repertorio, impreziosito da un gol che è una vera e propria perla infilata nel sette. Invisibile Bacca, è costretto a dialogare a distanza con Niang ma fa bene anche quello. Se il rendimento è questo, Montella ha un gioiello in casa.
(86' Gianluca Lapadula s.v.)

Carlos Bacca 5 - Ci risiamo. Quando non segna, fatica. Tocca pochissimi palloni, lotta poco, aiuta ancor meno la squadra. Si muove per lasciare spazio ai compagni, ma non ha un occasione che sia una di tirarte verso la porta, anche quando la squadra sembra girare bene. Forse in determinate situazioni al Milan potrebbe essere utile un tipo di centravanti diverso.
(80' José Sosa 5,5 - Montella lo piazza in mezzo al campo con la squadra in dieci, lui tocca qualche pallone ma non può mettersi in mostra. Da rivedere).

Mbaye Niang 6 - Il voto sarebbe stato lo stesso di Suso: stessa intensità, stessa presenza in attacco, un gran gol di prepotenza per riaprire la partita e tanti tocchi intelligenti. A mancare però è la maturità: sparisce un po' quando Montella prova a spostarlo al centro, ma soprattutto fa la figura del pollo abbracciando Reina sul rinvio e guadagnandosi il secondo giallo che ammazza definitivamente le speranze di pareggio.

ALLENATORE: Vincenzo Montella 5,5 - Fa il massimo con quello che ha a disposizione, suo il merito delle buone prestazioni di Niang e Suso, suo il merito per l'approccio tattico di livello. Però i problemi di lunga data non sono ancora risolti: la difesa ballerina soprattutto sulle palle inattive, la difficoltà a creare gioco quando il punteggio è sfavorevole, la tendenza ad attaccare e staccare la spina più volte nello stesso match. Le alternative sono poche, ma più che di uomini qui si parla di tenuta mentale generale della squadra. Buona base, ma bisogna ancora lavorare.