"A Empoli, prima che arrivasse Sarri, facemmo lo spareggio per non retrocedere in Serie C. Il calcio è imprevedibile, io a quei play-out pensavo di tornare a studiare. Al 70' stavamo perdendo, poi in dieci minuti abbiamo ribaltato il risultato e ci siamo salvati".

Dal ritiro alla Serie A ed ora ad un passo da quello che lo stesso Lorenzo Tonelli chiama un sogno, ovvero l'esordio con la maglia del Napoli al San Paolo. Superate le difficoltà fisiche che non gli hanno permesso di mettersi in pari con i compagni fin dal ritiro di Dimaro, il centrale toscano è pronto, adesso, a lottare per un posto in campo. Maurizio Sarri lo conosce bene, il fiorentino ha già fatto il callo agli schemi sarriani ad Empoli e potrebbe risultare al termine della pausa per le Nazionali una pedina molto importante per il Napoli ora che Albiol e Chiriches sono infortunati. 

Ai microfoni di Radio Kiss Kiss, il centrale ha parlato così della sua avventura partenopea, ma non solo: "Sono stato il primo ad arrivare a Napoli ed ero molto contento, ma purtroppo ho finito l'anno scorso non al meglio, con delle noie che si sono prolungate un po' e non mi hanno permesso di svolgere gran parte del ritiro, ma adesso sto bene e mi sento pronto ad aiutare i compagni".

Aiuto che può giungere nel momento giusto, soprattutto grazie al suo entusiasmo ed alla sua voglia che potrebbero aiutare il Napoli a superare contro la Roma le difficoltà viste contro l'Atalanta e voltare pagina: "La sconfitta di Bergamo può darci carica e qualche motivazione in più in vista della Roma, contro la quale sarà una partita difficile. Giustamente quando ti trovi ad affrontare squadre come il Benfica, in Champions League, ci sta un calo di tensione e fisico. Non dobbiamo fossilizzarci su questo, ma andare avanti perché il campionato è lungo e vincere non è facile. La Roma? Queste partite non hanno bisogno di preparazione mentale, l'adrenalina e la carica vengono da sole. La squadra è pronta ad affrontare questo match".

Da Empoli con furore, quindi. La stessa cittadina toscana dalla quale vengono Sarri e Zielinski. Ecco il parere del centrale su di loro: "Sarri? E' sempre lo stesso di Empoli, improntato sulla tattica. Da una parte però è cambiata la sua mentalità, ovviamente è diverso stare ad Empoli per salvarti e a Napoli per vincere. Zielinski? Ho fatto i salti mortali per convincere tutti a prenderlo. Per me è un giocatore di grandissime prospettive. Adesso è al 70%, può diventare uno dei migliori centrocampisti sicuramente". Si passa inoltre a dare uno sguardo al gruppo che ha trovato e alle sensazioni vissute nella notte di Champions: "Ho trovato un gruppo fantastico. Una squadra senza gruppo, anche se è forte, non riesce ad esprimere il suo massimo, mentre qui sta proprio nel gruppo la forza principale. Si respira un'atmosfera e una carica indescrivibile, me lo raccontavano, ma fin quando non lo vivi di persona non lo capisci".

Inoltre, sulla Nazionale: "Penso che sia una conseguenza del lavoro che si svolge col club. Il mio obiettivo adesso è rientrare in campo e ritagliarmi lo spazio che mi spetta e che voglio". Ed infine, una battuta su un eventuale gol al San Paolo e sull'emozione di indossare la maglia del Napoli"Sarebbe un sogno incredibile poter far urlare il mio cognome ai tifosi del San Paolo. Vestire l'azzurro è una sensazione strana. Mi sento come se dovessi ripagare la fiducia di tante persone".

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