Esaurita la parentesi delle nazionali è tempo un po' per tutti di tornare a mettere la testa sul campionato. Discorso che vale anche per Pepe Reina e per il Napoli di Maurizio Sarri che durante questa sosta hanno dovuto incassare il colpo del lungo stop di Milik. Rottura del crociato e buona parte della stagione che va così in archivio.

Il portiere spagnolo, parlando alla Gazzetta dello Sport, dedica un pensiero allo sfortunato compagno di squadra, ma poi sprona la squadra a non trovare alibi con questa assenza: "L’infortunio di Milik è un grande dispiacere. È un problema perché stava facendo benissimo però bisogna guardare avanti, augurargli una pronta guarigione e stargli vicino. A livello tecnico vediamo cosa pensa Sarri: c’è Gabbiadini e altri giocatori che si possono adattare. Abbiamo una grande rosa, troveremo una soluzione." 

Pepe Reina, tuttosport.com
Pepe Reina, tuttosport.com

Di recente Sarri ha parlato in un certo modo del Napoli in corsa per lo Scudetto, questo il pensiero di Reina sull'argomento: "Ha parlato in un certo modo per toglierci pressione. Sono sicuro che non pensa ciò che ha detto. È chiaro, e lo sanno tutti, che la Juve è la strafavorita al successo in campionato e sarebbe una sorpresa se non vincessero il titolo, però noi lotteremo fino alla fine e non ci daremo mai per vinti. Se dovessimo pensare che hanno già vinto allora meglio spegnere la luce, chiudere la porta e andar via. Ho la speranza di poter lottare per lo Scudetto, anche senza Milik. Sarri voleva mettere pressione alla Juventus, hanno speso 140 milioni, hanno tolto un giocatore fondamentale alla Roma e un altro al Napoli, sono molto più forti dell'anno scorso. Ma non dobbiamo arrenderci."

Oltre al campionato c'è anche la Champions League per il Napoli. Sei punti nelle prime due partite sono un'ottima partenza, ma non si potrà calare l'attenzione nelle prossime sfide: "Vogliamo qualificarci in un gruppo complesso e da lì continuare ad avanzare. Ho grande fiducia nel fatto che faremo un’ottima Champions. Non possiamo più accontentarci di divertirci, giocare il girone, uscire, tornare in Champions, e via di nuovo così. Dobbiamo essere ambiziosi e credere in noi stessi. L’obiettivo è difficile, però è chiaro che rispetto al campionato il cammino è molto più breve. Arriviamo agli ottavi e vediamo. Se stiamo bene in 180’ ce la possiamo giocare contro chiunque. Possiamo battere tutti così come possiamo perdere con tutti."