Revenant, redivivo. Al cospetto delle critiche che puntualmente ne minano certezze e giocate, Lorenzo Insigne si sta riprendendo il suo Napoli a suon di giocate e di gol, rialzandosi dalle ceneri così come Di Caprio nel suo film da "Oscar". Tre, in poco meno di centottanta minuti, dal peso specifico elevatissimo. Gli azzurri si stringono attorno al partenopeo, nel momento del primo snodo della stagione. E' dai suoi piedi che può nascere la scintilla. E' dalla sua fonte che i campani sperano di abbeverarsi per archiviare il periodo negativo. Inter prima, stasera, al San Paolo. Poi il Benfica a Lisbona. Da riaprire il discorso podio in campionato. Da chiudere definitivamente dopo i troppi match point sprecati nel corso del girone, quello della Champions League. Tuttavia, al match di Lisbona il Napoli ci penserà da domani: adesso c'è da ritrovare il sorriso davanti al pubblico amico.   

Un urlo, quello della vittoria, che manca in gola da più di un mese, strozzato nell'essere dal gol di Defrel in una delle rarissime folate offensive del Sassuolo lunedì sera. Il periodo va così, questo è il Napoli monco, quello che più di un gol a sera non riesce a fare. Motivo per il quale anche in vista della sfida di stasera contro la rigenerata Inter dalla cura Pioli, bisognerà fare tanta attenzione alla fase difensiva, contro una squadra - quella neroazzurra - che è reduce dalla scorpacciata interna contro la Fiorentina e ha potenzialità offensiva come poche squadre in Italia. Il treno, nel frattempo, quello Champions, corre spedito verso l'allungo e Napoli ed Inter non intendono lasciarselo scappare.

Problemi di equilibrio, da una parte come dall'altra, dovrebbero favorire spettacolo e palle gol. La solidità difensiva perduta del Napoli al cospetto di chi, gli ospiti, mai ha dimostrato di aver risolto questo problema, dalla gestione Mancini a quella di De Boer. Pioli cerca la cura, e prova a testarne la validità in casa del Napoli di Sarri, ferito nell'orgoglio e nella mente, frustrato dalla lunga scia di risultati negativi. Per cambiare il vento il Napoli non ha bisogno di una prestazione convincente, quelle sono arrivate nel corso delle precedenti uscite, ancor più necessita di un risultato pieno, che darebbe morale ed entusiasmo ad una truppa il cui umore sembra sopito sotto gli infiniti pareggi e le immense delusioni ricevute.

Le ultime dai campi

Sarri è alle prese con i fastidi che potrebbero precludere il match ad Elseid Hysaj. Scalpita Maggio alle sue spalle, con il vicentino che andrebbe a comporre il quartetto difensivo davanti a Reina con Albiol, Koulibaly ed il rientrante Ghoulam. In mediana ballottaggio Zielinski - Allan, con il tecnico toscano che valuterà fino in fondo se giocarsela a viso aperto con il polacco oppure prediligere la sagacia tattica ed i muscoli del brasiliano accanto a Diawara. Hamsik non si tocca, così come Insigne sulla sinistra. Tornato al gol nelle ultime due gare di Serie A, il magnifico proverà a trascinare i suoi, con Gabbiadini centrale e Callejon sulla destra pronti a sfruttarne le invenzioni. 

La probabile formazione

Napoli (4-3-3): Reina; Hysaj (Maggio), Albiol, Koulibaly, Ghoulam; Allan (Zielinski), Diawara, Hamsik; Callejon, Gabbiadini, Insigne. All: Sarri.