Dal referendum al ballottaggio, anche se in questo caso la politica non c'entra. In vista della gara più importante di questo primo scorcio di stagione, il Napoli di Maurizio Sarri vola a Lisbona, dove stasera sarà protagonista al Da Luz per la rifinitura per la sfida di domani sera che decreterà le sorti degli azzurri in Champions League, con un dubbio di formazione che definire atavico oramai sembra alquanto riduttivo. Chi scenderà in campo tra Manolo Gabbiadini e Dries Mertens nel ruolo di centravanti? Sarri opterà per l'attaccante di ruolo, apparso molto più pimpante e volitivo contro l'Inter oppure gli preferirà ancora il belga con l'attacco senza punti di riferimento. Andiamo a vedere quali potrebbero essere le scelte che potrebbero premiare l'uno piuttosto che l'altro. 

Il dubbio c'è, eccome se c'è. Perché la necessità primaria di Sarri, domani sera, sarà quella di non giocare affatto per il pareggio, ma puntare a scendere in campo per dettare ritmi e gioco come il suo Napoli ha sempre fatto. Per farlo al meglio, ed attuare al meglio il piano partita che va definendosi in queste ore, sarà fondamentale avere da Gabbiadini la stessa disponibilità messa in mostra venerdì sera al San Paolo contro l'Inter. Sebbene l'attaccante di Calcinate non sia andato a bersaglio, si è mosso così come Sarri chiede al suo centravanti di ruolo e, molto spesso, ha strappato applausi per aver alleggerito nel modo giusto la pressione interista ed aver fatto salire la squadra nei momenti giusti. Qualità che domani sera saranno a dir poco fondamentali per non farsi schiacciare nella propria metà campo dalle folate di un Benfica costretto a vincere per passare il turno. Il fisico e la pesantezza di Gabbiadini potrebbero, per questo motivo, farsi preferire rispetto alle qualità di Mertens.

Belga che, però, nella gara d'andata ha già messo in mostra tutto il suo potenziale, dimostrando di poter far male ad una linea difensiva del Benfica quasi mai compatta ed impeccabile. La freschezza di Mertens - che ha riposato venerdì sera contro l'Inter - potrebbe risultare fondamentale per spaccare in due la retroguardia dei lusitani, aprendo spazi alle contro-offensive azzurre che potrebbero mettere in difficoltà e non poco i padroni di casa. Rispetto alla gara d'andata, però, il belga dovrebbe agire da falso nueve, ruolo che ha sì ricoperto in queste gare di assenza di Milik, ma quasi mai svolgendo appieno i compiti che intendeva il suo tecnico, snaturando un minimo le caratteristiche offensive del sistema del Napoli. Inoltre, le capacità di Mertens di leggere la partita e cambiarla in corso d'opera potrebbero essere altrettanto fondamentali per modificare l'inerzia del match, dando a Sarri un'altra carta da giocare per provare a sparigliare le carte, da esterno oppure da centravanti a seconda delle necessità del momento. Dalla sua, il belga, ha carisma ed esperienza internazionale, che in un teatro come quello del Da Luz saranno sicuramente utili per tenere alto il morale della squadra e caricarsela sulle spalle nei momenti fisiologicamente difficili e di maggiore sofferenza. 

Entrambe le scelte portano in grembo una serie di pro e di contro, che Sarri valuterà attentamente fino all'immediata vigilia della gara, probabilmente parlandone come ha sempre fatto con il suo fidato consigliere, il cuscino. Chiunque scenderà in campo dovrà farlo, in ogni caso, con la giusta determinazione e con il piglio che l'importanza della sfida richiede. Mertens o Gabbiadini, Gabbiadini o Mertens. Sarri s'interroga, nella speranza che entrambe, domani sera, possano dargli la soddisfazione della qualificazione.