Reina e Hart, la sfida in mano ai portieri

Occhi puntati sui due importanti estremi difensori di Napoli e Torino, sicuri protagonisti del match. Tante cose in comune e tanti pregi, ma anche tante differenze e qualche sbavatura tecnica per entrambi.

Reina e Hart, la sfida in mano ai portieri
A sinistra Pepe Reina, portiere del Napoli. A destra Joe Hart, estremo difensore del Torino
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Di Francesco Palma

Quella tra Napoli e Torino è una sfida sicuramente importante sul piano della classifica per entrambe le squadre: gli uomini di Sarri sono in piena lotta per il podio, che comporterebbe l'accesso in Champions League; il Toro sta facendo una grande stagione ed è subito dietro la Fiorentina e l'altra sorpresa Atalanta per giocarsi il posto in Europa League.

La chiave del match non saranno soltanto gli uomini di qualità presenti da una parte e dall'altra, come Callejon e Mertens o Belotti e Ljajic, ma anche coloro che dovranno opporsi al talento di questi: Pepe Reina e Joe Hart, entrambi passati protagonisti in Premier ed ora uomini di punta dei rispettivi team italiani. Lo spagnolo è ormai diventato un punto di riferimento per lo spogliatoio azzurro, ha superato un momento difficile all'inizio del campionato ed è stato sempre supportato da compagni e allenatore. L'inglese ha mostrato di apprezzare fin da subito il campionato italiano, pur cadendo in qualche errore qua e la in questo girone d'andata: il tempo è però dalla sua parte e col passare delle partite l'ex Manchester City sta mostrando sempre più sicurezza tra i pali. 

Due estremi difensori accomunati dalla carriera, dal brusco abbandono alla premier (soprattuto Hart) all'arrivo in Italia, dall'importanza per le rispettive squadre, dal carisma e dalla qualità tecnica. Ma sono tante, soprattutto sul piano dello stile, le differenze tra i due: Reina è un portiere "moderno", bravo con i piedi - imposta la manovra e funge da difensore aggiunto in fase di costruzione del gioco - e carismatico con i compagni, a cui infonde sicurezza anche nelle partite più ostiche. Perfetto nel chiudere lo specchio della porta in uscita (vedasi l'incontro con l'Inter) e qualche lacuna tra i pali, soprattutto sulle conclusioni "secche" e sul posizionamento, lacune dovute anche alle sue caratteristiche fisiche (al punto da avere un programma di allenamento personalizzato rispetto agli altri portieri, attuato anche in nazionale su richiesta del Napoli) che possono metterlo in difficoltà al momento di andare a terra sulle conclusioni avversarie. Joe Hart è un portiere "vecchio stampo", reattivo, agile e con senso della posizione, ma tremendamente incostante e con qualche difficoltà di troppo sulle uscite. Al Torino sta però ritrovando quella sicurezza che al City aveva perso e quella continuità necessaria per fare bene in un campionato come quello italiano, dove in molte sfide non si viene impegnati spesso e c'è bisogno di massima concentrazione sui pochi palloni che arrivano in 90 minuti.

Occhio quindi a questi due personaggi domani, saranno fondamentali per il match e sapranno regalare spettacolo tra i pali.

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About the author
Francesco Palma
22 anni, laureato in Linguaggi dei media presso l'Università Cattolica di Milano. Aspirante giornalista, appassionato e di musica, calcio, ciclismo, futsal e di sport in generale. Esperto di musica italiana, autore musicale e paroliere.