Milan-Napoli: le chiavi tattiche del match

Napoli e Milan si daranno battaglia in uno dei primi match chiave della stagione, con un margine di errore ormai ridotto all'osso.

Milan-Napoli: le chiavi tattiche del match
Mertens in azione.
ciroscalzo
Di Ciro Scalzo

Napoli e Milan si affrontano stasera alla scala del calcio per l'anticipo serale della seconda giornata del campionato di serie A, in uno dei primi match da dentro-fuori per la lotta alle prime tre posizioni della classifica, valevoli per la partecipazione, diretta o ai preliminari, alla prossima Champions League.  Entrambi gli allenatori dovranno però far fronte a numerose assenze per squalifiche, infortuni o per gli impegni della Coppa d'Africa.

La squadra di Montella, reduce dal sofferto pareggio di Torino nel match del lunedì sera, è comunque in un ottimo stato di forma, sebbene stia alternando, allo stesso modo del Napoli, prestazioni di grandi livello ad altre meno brillanti, staccando e riattaccando la spina più volte durante lo stesso incontro.

L'allenatore campano sta adottando un modulo di gioco che può essere ritenuto speculare rispetto a quello del Napoli: il 4-3-3 della squadra rossonera prevede un centrale di centrocampo che detta i tempi davanti alla linea di difesa (ruolo solitamente ricoperto dal giovane Locatelli che tuttavia non sarà a disposizione per questa gara), con due mezz'ali molto tecniche, con buona capacità di palleggio e capacità di attaccare lo spazio verticalmente. E' tuttavia quasi certo l'impiego di Kucka dal primo minuto, sacrificando qualcosa in termini di qualità ma aggiungendo la sostanza necessaria ad arginare le scorribande delle mezz'ali azzurre, Hamsik su tutti.

Ballottaggio abbastanza serrato per gli altri due posti a centrocampo, con Bonaventura che potrebbe scalare in mezzo al campo per mettere pressione alla linea mediana del Napoli, Bertolacci che reclama spazio dopo la buona prova (condita dal gol) contro il Torino e l'ex Josè Sosa che potrebbe giocarsi le sue carte grazie al buon apporto di fosforo che garantirebbe alla causa milanista. Ultimo della lista il giovane Pasalic, cresciuto esponenzialmente nel rendimento dall'inizio della stagione, che si gioca con Sosa il ruolo di centrale di centrocampo. Più freschezza atletica e pericolosità offensiva il primo, più geometrie ed esperienza il secondo. In difesa la squalifica di Romagnoli libera spazio a Gustavo Gomez, che affiancherà Paletta e con Abate ed Antonelli dovrebbe completare il pacchetto arretrato rossonero.  

Proprio la linea difensiva quasi inedita potrebbe rappresentare il punto debole dei rossoneri, ed in particolare la velocità di Mertens e la capacità di inserimento nella tasca fra terzino e centrale di Callejon potrebbero essere le armi più pericolose degli azzurri. Di armi pericolose ne ha però a sufficienza anche il Milan, con Suso, Bacca e Bonaventura che dovrebbero agire nel tridente montelliano fatto di sostanza ed estro, meno colpi da fuoriclasse ma più compattezza ed abnegazione. Montella difatti utilizza Bacca nella posizione di punta centrale, sia per la sua prolificità, sia per la sua intelligenza tattica, e gli assegna spesso il compito di abbassare la difesa avversaria attaccando la profondità, creando spazi sulla trequarti che vengono sfruttati sia dalle mezzali ma anche dai due esterni d'attacco, che giocano spesso con il piede "opposto" e quindi accentrandosi trovano modo di rendersi pericolosi sia con tiri da fuori (Suso) che con giocate rapide per attaccare l'area di rigore (Bonaventura). 

Carlos Bacca.
Carlos Bacca.

La fase difensiva del Napoli dovrà quindi tenere conto di questi movimenti e pertanto tutti gli elementi della squadra azzurra dovranno rendersi utili, in particolare i centrocampisti, i quali dovranno accorciare necessariamente sull'esterno, anche perché i rossoneri accompagnano spesso l'azione offensiva con i terzini, spesso pericolosi con i loro cross verso il centro dell'area. Proprio la tenuta difensiva delle due squadre, con defezioni importanti in entrambe le retroguardie, sarà il tema centrale di questo incontro.

In fase attiva il Napoli dovrebbe schierarsi ancora col tridente leggero, quindi le giocate palle a terra saranno fondamentali per mettere in difficoltà i centrali milanisti. Inoltre Mertens potrebbe essere decisivo attaccando Sosa nel caso in cui il Principito dovesse essere schierato al posto di Locatelli; la rapidità del belga, infatti, potrebbe incidere nel recupero palla ad inizio azione del Milan. Altra chiave tattica saranno le ripartenze veloci degli azzurri subito dopo il recupero palla: i rossoneri in più occasioni, sia quest'anno (vedi gol di Callejon all'andata) che durante la scorsa stagione (vedi gol di Allan della scorsa stagione), hanno dimostrato di soffrire le transizioni passive, allo stesso modo degli azzurri, considerato il fatto che entrambe le squadre attaccano con almeno 6/7 elementi e fanno fatica a rientrare con i tempi giusti. I dubbi di formazione per Sarri sono quindi notevoli, soprattutto a centrocampo: se da un lato Jorginho garantisce maggiori geometrie e velocità di palleggio, in partite del genere, dove spesso la squadra si allunga, il centrocampista italo-brasiliano soffre terribilmente la mancanza di gamba e fisicità. Motivo per il quale dovrebbe essere Allan la mezz'ala prescelta da Sarri per completare il reparto in caso di impiego dell'ex-Verona.

Gli impieghi di Diawara e Zielinski non sono però assolutamente delle soluzioni da escludere, e la sensazione è che il tecnico toscano scioglierà le ultime riserve nelle ultimissime ore prima dell'incontro. L'altro dubbio riguarda il reparto difensivo, sotto attacco mediatico da inizio stagione, con Tonelli e Maksimovic che, stante l'indisponibilità di Chiriches, si giocano il posto accanto ad Albiol, anche lui reduce dall'influenza e recuperato solo ieri. Contro le offensive rossonere la retroguardia azzurra dovrà dimostrare tutta la capacità di applicazione e concentrazione che spesso è venuta a mancare nell'arco della stagione. Preoccupano soprattutto gli inserimenti delle mezz'ali e degli esterni rossoneri alle spalle dei terzini azzurri, sin troppo svagati nelle ultime uscite (soprattutto Hysai). Il Napoli soffre moltissimo i cambi di gioco rapidi e l'attacco alla profondità fatto con qualità, situazioni di gioco in cui la squadra di Montella si è dimostrata più volte sopra la media durante il corso della stagione.

Marek Hamsik.
Marek Hamsik.

La partita si preannuncia quindi una delle più interessanti, ed entrambe le compagini la posta in palio è elevata: una sconfitta ridimensionerebbe notevolmente le aspirazioni degli uomini di Sarri e Montella, ma il tempo degli errori è ormai finito. Da adesso in poi sarà dentro o fuori. 

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Ciro Scalzo
Mi chiamo Ciro Scalzo, tifosissimo del Napoli ed in generale dello sport, il più grande mezzo di comunicazione e socializzazione al mondo. Laureato in Ingegneria Aerospaziale, scrivo, per passione, della mia passione.