Congelato in panchina. Manolo Gabbiadini ed un paradossale destino, quello del risolutore per il Napoli delle gare contro Fiorentina, Sampdoria e Spezia, che hanno attirato numerose attenzioni attorno al suo nome, prima di finire relegato in panchina contro Pescara prima e Milan successivamente. Scelta alquanto strana, soprattutto perché sia Milik che Pavoletti non sono ancora rientrati a pieno regime in gruppo, con Sarri che non ha schierato nessuno dei due fatta eccezione per l'ex Genoa in una manciata di minuti contro lo Spezia.

Il motivo legato alle due esclusioni dell'attaccante di Calcinate è, probabilmente, quello di preservare la cessione da eventuali infortuni, nonostante la sua presenza possa garantire una buona dose di minuti e riposo per uno degli interpreti del tridente offensivo. Scelta necessaria, soprattutto dal punto di vista della società, che nelle ultime ore sembra essere pronta a mollare la presa sulla richiesta, particolarmente esosa, di venticinque milioni di euro per il suo cartellino. Situazione in evoluzione, con numerose squadre d'oltre Manica ma non solo interessate a Gabbiadini, disponibili a quanto si dice a sborsare anche venti milioni per lui: a queste cifre, l'accordo può farsi. 

A fare il punto della situazione, ai microfoni di Radio Crc targato Italia, ci ha pensato Giuseppe Cannella, intermediario di mercato nelle trattative che interessano l'ex Sampdoria: "E' vero, sulle tracce di Manolo ci sono squadre come Southampton e Schalke. Attaccanti del suo valore ne sono pochi in giro, bisogna cercare di trovare un accordo ma in questo momento è logico che ci sia il gioco delle parti e il Napoli faccia le sue richieste". Ed ancora, a conferma di quanto detto pocanzi: "Abbiamo contatti reali con la Premier, ma è giusto che i partenopei abbiano delle aspettative di guadagno e se si vuole il giocatore bisogna accontentarlo". 

Infine, una battuta anche riguardante un'ipotesi di permanenza all'ombra del Vesuvio, che tuttavia non sembrerebbe fare al caso del Napoli ed anche del calciatore stesso. Molto più verosimile, seppur al momento rappresenti una sorta di ultima spiaggia, la destinazione cinese: "Non sarebbe vantaggiosa per il club, se dovesse accadere però non escludo che si valuti anche il rinnovo del suo contratto. Per lui potrebbero aprirsi anche le porte del mercato cinese, vedremo. In Cina ci sono diversi allenatori italiani".