Vietato sbagliare. Per rispondere all'Inter; per inseguire la Roma e la Juventus, provando ad approfittare di un eventuale incidente di percorso delle due battistrada a Genova contro la Sampdoria o a Reggio Emilia contro il Sassuolo: il Napoli di Maurizio Sarri si guarda alle spalle, dal ritorno della squadra di Pioli vincitrice anche ieri sera sul Pescara, ma anche davanti, consapevole della propria forza e delle proprie potenzialità, pronta a farsi trovar pronta nel caso di necessità. La sfida contro il Palermo, in tal senso, sembra essere l'occasione giusta per rosicchiare qualche punto alle rivali, in primis sulla Lazio, fermata dal Chievo nell'anticipo. 

Occhio, però, a non sottovalutare l'incontro contro i rosanero, anche se questi ultimi arrivano al San Paolo con un cambio di allenatore, l'ennesimo, alle spalle, e con le possibilità di salvezza ridotte al lumicino nonostante un girone, quello di ritorno, ancora da giocare quasi interamente. Situazione disperata quella che si vive in Sicilia, con l'addio di Corini, sbattendo la porta, che ha costretto Zamparini a ripiegare su Diego Lopez. Difficile, quasi impossibile, salvare il Palermo da una retrocessione che appare, ad oggi, inevitabile ed inesorabile, anche se la disperazione potrebbe rendere più facile il compito degli ospiti, liberi da qualsiasi tipo di pressione ed ansia da prestazione, ed altresì da obblighi di risultato, soprattutto in una trasferta di questo rango. 

Chi non può sbagliare è il Napoli, atteso alla prova, la sesta, di un gennaio che fin qui ha riservato solo soddisfazioni ai partenopei, tra campionato e coppa Italia. Una marcia inarrestabile che sembra destinata a proseguire anche domani sera, al netto di cali di tensione che Sarri ha tenuto a stigmatizzare ed allontanare con forza in conferenza stampa. Più facile a dirsi, tuttavia, che a farsi, perché con l'inconscio non si sa mai cosa si ha a che fare: gara quindi da giocare, come al solito, su ritmi elevati, provando ad imporre il proprio credo, nell'intento di indirizzarla positivamente fin dalle prime battute di gioco onde evitare spiacevoli frenesie nel corso della gara stessa. 

Le ultime dai campi

Maurizio Sarri avrà tutti a disposizione, fatta eccezione per Kalidou Koulibaly, che rientrerà all'ombra del Vesuvio dopo l'eliminazione dalla coppa d'Africa con il suo Senegal, e Milik, che preferisce continuare la riabilitazione a CastelVolturno senza convocazione. Torna in gruppo e tra i convocati, Chiriches, che tuttavia lascerà il posto da titolare a Maksimovic in coppia con Albiol. Chi ritrova una maglia da titolare è Ghoulam, con Hysaj dalla parte opposta. Qualche ballottaggio da risolvere in mediana, con Zielinski e Jorginho in vantaggio su Allan e Diawara, con Hamsik inamovibile. Scelta ardua anche in attacco, tra Pavoletti centravanti ed Insigne, con Mertens che all'occorrenza sostituirà uno dei due da esterno o attaccante centrale. Callejon sulla destra. 

Per la prima ufficiale sulla panchina del Palermo, Diego Lopez deve fare a meno di Gazzi, squalificato, e Diamanti, non convocato. Come detto in conferenza stampa, il tecnico ex Cagliari proporrà una difesa a quattro, che davanti a Posavec dovrebbe prevedere Goldaniga e Pipo Gonzalez al centro, Rispoli e Pezzella sulle corsie laterali. Henrique con Jajalo e Chochev a centrocampo, dove non ci sarà Hiljemark ceduto al Genoa. Sulla trequarti potrebbe tornare dal primo minuto Trajkovski, che spalleggerà Quaison alle spalle di Nestorovski davanti. 

Le probabili formazioni

Napoli (4-3-3): Reina; Hysaj, Maksimovic, Albiol, Ghoulam; Zielinski, Jorginho, Hamsik; Mertens, Pavoletti, Callejon. All. Sarri

Palermo (4-3-2-1): Posavec; Rispoli, Goldaniga, Gonzalez, Pezzella; Henrique, Jajalo, Chochev; Trajkovski, Nestorovski; Quaison. All. Diego Lopez