L'urlo di Madrid, il colpo di genio che ha illuso gli azzurri, quel tocco strano e letale che ha severamente punito la disattenzione di Keylor Navas, un gol che riapre una porta che sembrava chiudersi in maniera sempre più definitiva: quella del rinnovo tra Lorenzo Insigne e il presidente Aurelio de Laurentiis, che la scorsa estate aveva respinto senza troppi problemi la richiesta dei procuratori del calciatore, ammontante a 5 milioni di euro contro i 2,5 proposti dal presidente del Napoli, che sembra però intenzionato a riaprire la trattativa dopo la prestazione del Bernabeu e gli elogi al ragazzo nel dopogara.

Sembra quindi aprirsi un nuovo scenario per lo sviluppo del contratto, che potrebbe vedere un importante punto di svolta tra circa 3 settimane quando De Laurentiis tornerà a Napoli dagli Stati Uniti - dove si trova per impegni cinematografici - giusto in tempo per assistere alla partita di ritorno del San Paolo tra il suo Napoli e il Real Madrid. Rimane comunque un certo ottimismo sulle possibilità di accordo, che erano rimaste abbastanza elevate anche dopo il rifiuto estivo e che sembrano ancor più alte adesso. C'è da dire però che la partita di Madrid ha acceso ancora di più i fari sul talento di Frattamaggiore: già lo scorso anno il manager Fabio Andreotti aveva parlato di "3 delle prime 10 squadre d'Europa interessate a Lorenzo Insigne", e la visibilità della Champions League potrebbe dare ancor più credito ai presunti corteggiamenti da parte delle grandi squadre, motivo per cui l'entourage napoletano ha ben poco tempo da perdere.

I tifosi azzurri non hanno alcuna intenzione di sorbirsi l'ennesimo film già visto con Lavezzi, Cavani e Higuain, anche se l'attaccamento alla maglia di Insigne sembra ben più saldo e concreto rispetto ai personaggi citati, ma la sfiducia degli appassionati azzurri nei confronti del proprio presidente in questi contesti mette tutti sull'attenti, e getta ancora più pressioni sulla vicenda. Insigne - se non si perde per strada - è destinato a diventare un uomo importante per il Napoli di oggi e del futuro, e la società azzurra non può permettersi l'ennesimo passo falso.